“Questo progetto è la testimonianza della fiducia delle Istituzioni regionali nel ventennale impegno dell’Uici per la prevenzione di quelle malattie oculari che, secondo studi divulgati anche dall’Aci, sono strettamente correlabili con il 60% degli incidenti stradali”.
Lo ha detto Maria Francesca Oliveri, presidente del Consiglio regionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti presentando a Palermo, nella Sala Bonsignore dell’Assessorato regionale alla Famiglia, ente finanziatore con il Ministero per il Lavoro e le Politiche sociali, il progetto “Occhio alla Salute – Prevenzione, screening e analisi delle patologie oculari”.
Dopo i saluti istituzionali dell’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano, e quelli della dirigente generale del Dipartimento, Maria Letizia Di Liberti, hanno preso la parola Mario Barbuto, presidente nazionale sia dell’Uici, sia dell’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità, il segretario generale di quest’ultima, Tiziano Melchiorre, l’oftalmologo legale Alberto Cusimano e il segretario regionale dell’Unione, Giorgio Silvestro (QUI L’INTERVISTA).
Barbuto, collegato da remoto, ha sottolineato che l’Uici è “alfiere della Salute pubblica perché intende salvaguardare il bene prezioso della vista attraverso la diffusione della cultura della prevenzione primaria delle patologie oculari”. E ha aggiunto che “prevenire costa molto meno che curare, riabilitare, fornire assistenza e accompagnamento”.
Melchiorre ha ricordato come di prevenzione e di riabilitazione visiva l’Agenzia per la prevenzione della cecità si occupi da quarant’anni. E da oltre due decenni l’Uici porta avanti la prevenzione sul territorio siciliano: nell’ultimo anno censito, il 2022, si parla di quasi 48.000 visite oculistiche, tra quelle negli ambulatori delle nove sedi provinciali e gli screeningcon le tre unità mobili, camper dotati di sofisticate apparecchiature diagnostiche.
Cusimano (QUI L’INTERVISTA) ha fornito cifre riguardanti l’incidenza delle malattie oculari sugli incidenti stradali, aggiungendo che questi causano quei “traumi oculari che possono portare a una menomazione anche severa della vista, con pesanti conseguenze sulla qualità della vita, compresa la sindrome depressiva da perdita di autosufficienza”.
Le fasi operative del progetto, che prevedono attività gratuite di screening rivolte prevalentemente ai detentori di patenti di guida e che avranno copertura su tutta la Sicilia, sono poi state illustrate da Silvestro.
“Utilizzeremo – ha detto – sia gli ambulatori delle sezioni territoriali dell’Uici, sia le nostre tre unità mobili oftalmiche: camper attrezzati con sofisticate apparecchiature diagnostiche che ci consentono di raggiungere ovunque i più fragili”.
Il progetto si concluderà con una indagine epidemiologica sui dati raccolti, che sarà presentata nel convegno di chiusura.
“Questo progetto – ha concluso Maria Francesca Oliveri (QUI L’INTERVISTA)– ha anche il merito di aver riacceso i riflettori su quella prevenzione che, grazie al patrimonio d’esperienza e conoscenza dell’Uici, può evitare cecità e ipovisione, salvaguardando il bene prezioso della vista”.
Tra gli interventi, quello di Tommaso Di Gesaro, presidente territoriale di Palermo e consigliere nazionale, che ha toccato il problema delle risorse.
Contemporaneamente alla conferenza stampa, una delle Unità mobili dell’Uici ha sostato nel piazzale antistante l’Assessorato e, con l’oftalmologo Giovanni Acciaro, ha inaugurato il ciclo di screening con i dipendenti dell’assessorato.