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Torture in carcere, un detenuto anche denudato e deriso: il video dell'operazione di Trapani

Redazione La Sicilia

20 Novembre 2024, 15:48

Torture, abusi e violenze nel carcere Pietro Cerulli di Trapani. Il Nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria di Palermo, con l’ausilio di alcuni reparti territoriali e del Prap Sicilia, coordinati dal Nucleo investigativo centrale, ha dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari degli arresti domiciliari e della misura interdittiva della sospensione dell’esercizio del pubblico ufficio nei confronti di 25 poliziotti in servizio nel carcere Pietro Cerulli. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Trapani, su richiesta della procura. Le accuse, a vario titolo, sono di tortura, abuso di autorità contro detenuti, falso ideologico e calunnia, nei confronti di alcuni detenuti dell’istituto. Undici gli arresti domiciliari e 14 sospensioni dal pubblico ufficio. Quarantasei le perquisizioni a carico di altrettanti indagati.

Non esistono immagini delle torture perché i detenuti ritenuti «problematici» venivano portati nella palazzina blu in isolamento dove, per regolamento, non potevano esserci le telecamere. Qui sarebbero avvenute le percosse e le aggressioni che i pm contestano agli indagati. I carcerati venivano derisi, insultati e picchiati. Per lo più si trattava di carcerati con la semi infermità mentale. Sono state ricostruite 14 aggressioni ma secondo l’accusa gli episodi sarebbero di più. Il «sistema» di punizioni è torture si è interrotto perché nel 2023 la palazzina è stata dichiarata fatiscente e chiusa.

Un detenuto fu portato nell’ufficio dell’isolamento e davanti ad una decina dí agenti penitenziari, l'hanno prima denudato e poi schernito per le dimensioni dei genitali. Poi gli hanno fatto percorrere il corridoio della sezione completamente nudo. La vittima in questo caso era un detenuto marocchino a cui- si legge nel decreto di perquisizione che parla di trattamento inumano e degradante- «è stato causato un verificabile trauma psichicho».