Una salita di Sangiuliano a passo d'uomo tra gli applausi della folla e le immancabili dirette social con i cellulari. Alle 10,45, dopo le opportune verifiche di sicurezza, il fercolo è "partito" per offrire un altro dei momenti più attesi della Festa. Niente corsa però: i devoti, stretti uno accanto all'altro, hanno tirato il fercolo praticamente camminando. Salita di via Antonino di Sangiuliano, così come quella dei Cappuccini nel giorno del 4 febbraio, richiede una particolare attenzione per i rischi che può comportare. Quest'anno anche l'arcivescovo, monsignor Luigi Renna, ha partecipato alla salita da una postazione privilegiata: è rimasto infatti seduto appena sotto il fercolo.
Il freddo comincia a farsi sentire e anche la stanchezza, ma si stringono i denti e si prosegue. Tanti I malumori legati a orari che nulla hanno a che vedere con la tradizione, ma alla fine il legame tra Agata e la sua città vince su tutto.
La processione è quindi proseguita in via Crociferi per l'incontro con le suore di clausura del Monastero di San Benedetto che, come da tradizione, intonano un canto e offrono un mazzo di fiori alla Santa.
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