Tindari è un luogo che chi capita nel Messinese non può non visitare perché in un’area davvero circoscritta si trovano un Santuario di rilievo tale da essere stato visitato da Papa Giovanni Paolo II, un ‘area archeologica con un teatro greco – romano e una riserva naturale, ovvero quella di Marinello, con un mare da fare invidia a quello delle Maldive. Per quanto riguarda l’area archeologica, si tratta di un’antica città greco-romana fondata da Dionigi di Siracusa nel 397-6 a.C. come fortezza e avamposto militare. Venne occupata dai Cartaginesi, guidati da Annibale, nel 264 a.C., e dieci anni dopo conquistata dai romani; Nonostante resistette a una frana, prima, e a un terremoto (365 d.C.) dopo, conobbe la sua fine per mano degli arabi che la devastarono nell'836 d.C. Il teatro greco-romano fu costruito con blocchi di pietra arenaria dai greci nel III° secolo a.C., e la curiosità sta nel fatto sfrutta la naturale conformazione “a conca” della collina, nella quale furono scavate le gradinate dei sedili della cavea. Il teatro dal 1956 è sede di un festival artistico con manifestazioni di danza, musica e teatro. Dal 2001 ospita, insieme al teatro di Taormina il Festival dei due mari e dal 2014 vi ha sede Indiegeno Fest, festival di muscia in cui hanno suonato artisti del calibro degli Afterhours, Niccolò Fabi, Carmen Consoli, Eugenio Finardi, Daniele Silvestri, Levante etc.. Per farla breve Tindari è un luogo dove in un attimo si da sazio al desiderio di cultura, con l’area archeologica, di elevazione dello spirito, con il Santuario, e di vacanza balneare con la spiaggia di Marinello. Insomma, un luogo strategico per le vacanze! Giuseppen Famà & Giorgio Torre