il ministro
Giuli: «Ciò che è creatività nasce nel liquido amniotico»
A Venezia, ha proseguito il ministro Giuli nel suo intervento, si trova “un grande esempio di ciò che si può compiere dopo il diluvio, che Luciano Violante cita nelle sue riflessioni così dotte e mai retoriche all’interno della rivista, cioè la necessità di ricordarsi che noi siamo figli del terremoto, ma siamo anche figli dell’acqua, siamo aborigeni perché siamo aberrigeni, cioè siamo coloro che hanno errato in tutti gli spazi del Mediterraneo, tanto che ritroviamo le conchiglie sulle nostre montagne, e che l’acqua è l’elemento che ci dà vita, che ci ha costretto a viaggiare, a pensare, a immaginare, a rappresentare noi stessi”. “Non ho nient’altro da aggiungere – ha concluso il ministro -, se non che quando si è qui, ci si accorge che in fondo l’Italia non è che una Venezia in miniatura”.