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IL CASO

Fine vita, l’appello di Fabio allo Stato: «Da 18 anni sono ridotto così, aiutaremi a morire»

Immobilizzato da 18 anni, chiede di porre fine alle sue sofferenze

Di Redazione |

Gentile Stato italiano, da 18 anni sono ridotto così. Ogni giorno la mia condizione diventa sempre più insostenibile. Aiutami a morire". È questo l'appello di Fabio Ridolfi, 46enne di Fermignano – in provincia di Pesaro e Urbino – da 18 anni immobilizzato a letto 24 ore su 24, a causa della patologia irreversibile da cui è affetto: tetraparesi da rottura dell'arteria basilare. Seguito dai legali dell'Associazione Luca Coscioni, coordinati dall'avvocato Filomena Gallo, ha quindi inoltrato una richiesta alla Asur Marche per poter accedere al suicidio assistito, come previsto dalla sentenza della Corte costituzionale n. 242/19 sul caso CappatoDj Fabo. L'Asur Marche, a seguito anche della giurisprudenza creata a partire dai due casi precedenti ha attivato le verifiche previste dalla sentenza della Consulta e ha sottoposto Fabio a tutte le visite mediche del caso. Ma ancora non è arrivato nessun parere. Fonte: Associazione Coscioni

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