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la tutela del paesaggio

Etna, i Crateri Silvestri alle prese con il turismo dei “vandali” che “firmano”

Chiesti maggiori controlli

Di Redazione |

Un gruppo di turisti ha pensato bene di utilizzare maldestramente la pietra lavica per “lasciare la propria firma” dentro i Crateri Silvestri. Gesti incomprensibili che non sfuggono all’attenzione del personale della Funivia dell’Etna, quotidianamente impegnato a garantire pulizia e decoro di questa area del Vulcano. “L’Etna è patrimonio mondiale dell’Unesco, dunque va tutelato con maggiore attenzione e rigore – afferma Francesco Russo Morosoli, il patron di Funivia dell’Etna – Oggi registriamo l’ennesima azione scomposta di alcuni visitatori che, indisturbati, hanno voluto lasciare un segno della loro presenza, in realtà una testimonianza di maleducazione e malcostume. Purtroppo non tutti posseggono la giusta dose di senso civico”. I Crateri Silvestri rappresentano una piattaforma naturale dalla quale è possibile ammirare Catania e le coste della Calabria quando il cielo è libero dalle nuvole. Posti a circa 1920 metri sul livello del mare, sono grandi crateri spenti facilmente raggiungibili e caratterizzati dal libero accesso. «La nostra missione è quella di far fruire al turista le bellezze del nostro territorio ma, aspetto ancora più importante, di tutelare questo immenso patrimonio naturalistico – sottolinea l’imprenditore catanese – Per questa ragione va presa in esame l’idea di un presidio permanente. Solo l’accesso regolamentato può consentirci la puntuale salvaguardia di questa parte di territorio, per proteggerla dai rischi di deturpazione e malcostume portati dall’uomo».

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