Centinaia di persone hanno protestato a Potenza – in un presidio promosso da “Libera” – per la Messa che l’arcivescovo, monsignor Salvatore Ligorio, ha celebrato nella chiesa della Santissima Trinità nel cui sottotetto – il 17 marzo 2010 – venne ritrovato il cadavere di Elisa Claps, la studentessa potentina scomparsa e uccisa il 12 settembre 1993. Il presule ha attraversato la folla in attesa con la gente che ha applaudito ironicamente e ha cominciato a scandire: “Vergogna, vergogna!” e a ripetere il nome di Elisa. Alla fine della Messa, l’arcivescovo e i sacerdoti sono usciti accompagnati da alcuni agenti della polizia: la folla ha ripetuto applausi ironici e alcuni hanno gridato: “Vergogna! Assassini!”. Parlando con i giornalisti, il fratello di Elisa, Gildo Claps, ha detto: “Questa Chiesa potrà riabilitarsi solo quando farà i conti con la vicenda di Elisa. Per una volta dovrebbero avere il coraggio di chiedere scusa alla madre di Elisa”.