Da covi per Cosa Nostra a presidi di legalità da restituire alla cittadinanza. In mezzo, l’obiettivo di garantire la presenza dello Stato in un quartiere che vive mille contraddizioni. E così la piazza Machiavelli a Catania, epicentro del blitz antidroga “Quadrilatero” da parte dei carabinieri lo scorso 20 settembre, e conosciuta come piazza “San Cocimo” (regno del clan Zuccaro) stamattina si ripresenta alla gente sotto un’altra luce.
«Bisogna restituire la legalità – afferma il Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi- quello di oggi è un segnale di grande importanza che ci ha consentito di recuperare alcuni beni che adesso verranno messi a disposizione della cittadinanza. Lo Stato è presente e ognuno di noi deve fare la sua parte».
Cinque gli immobili confiscati alla Mafia: quattro verranno destinati alle famiglie in emergenza abitativa e uno sarà messo a bando e consegnato a realtà associative. «C’è chi la lotta alla Mafia l’annuncia all’interno di qualche dibattito e chi la pratica giornalmente – spiega il Sindaco di Catania Salvo Pogliese – l’amministrazione comunale in sinergia con la Prefettura, le forze dell’ordine e tutte le altre istituzioni sta dando un segnale importante all’interno di una realtà territoriale che vive mille problematiche. Siamo felici e orgogliosi di tutto questo».
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