Il gruppo Letzte Generation (Ultima Generazione), che riunisce attivisti tedeschi e austriaci, ha rivendicato la responsabilità dell’azione su Twitter pubblicando anche le immagini che mostrano due uomini che compiono atti di vandalismo sull'opera, uno dei quali appoggia la mano sul vetro, prima di essere neutralizzato da un dipendente.
«Fermare la distruzione (dell’umanità) da parte dei combustibili fossili. Stiamo precipitando nell’inferno climatico», hanno gridato. L’ingresso al museo oggi era gratuito, nell’ambito di una giornata sponsorizzata dalla compagnia petrolifera austriaca OMV.
Il gruppo si descrive come «la prima generazione a sentire l'inizio del collasso climatico – e l’ultima rimasta a fermarlo». Nelle ultime settimane, gli attivisti ambientali di tutto il mondo hanno attuato azioni di protesta contro opere d’arte per sensibilizzare il pubblico sul riscaldamento globale. Hanno preso di mira un quadro di Goya a Madrid e la famosa serigrafia «Campbell's Soup» di Andy Warhol in Australia, hanno spruzzato zuppa di pomodoro sui «Girasoli» di Van Gogh a Londra e un passato di verdure sul Seminatore dell’artista olandese esposto a Roma. Ma anche purè di patate su un capolavoro di Claude Monet a Potsdam, vicino a Berlino. Mentre i dipinti sono rimasti illesi, l’incidente dei «Girasoli» ha provocato lievi danni alla cornice della tela.
Quasi cento musei internazionali, tra cui il Prado di Madrid, il Louvre di Parigi e il Guggenheim Museum di New York, hanno dichiarato la scorsa settimana di essere «profondamente scioccati dalla sconsiderata messa in pericolo» di queste opere «insostituibili».