VENEZIA – Un incidente tra una nave da crociera della Msc e un battello gran turismo è avvenuto stamane a Venezia nel Canale della Giudecca. La “Opera” della Msc era in attracco ed ha colpito dapprima la banchina portuale, danneggiandola, e poi ha proseguito con l’inerzia appoggiandosi alla poppa del “River Countess”, un grande battello di tipo fluviale, che aveva già attraccato al molo. In seguito all’incidente, quattro persone sono state portate in ospedale: tutte sarebbero con lievi feriti, avrebbero infatti contusioni non gravi e si tratterebbe di turisti che si trovavano sul battello fermo in ormeggio, “il River Countess”.
«La nave di Msc aveva un’avaria al motore, segnalata subito dal comandante. Il motore era bloccato, ma in spinta, perché la velocità aumentava, come confermano i tracciati Ais»: così Davide Calderan, presidente della «Rimorchiatori Uniti Panfido», la società che con due imbarcazioni stava guidando la “Opera” all’arrivo in marittima, prima dell’incidente. I due rimorchiatori hanno cercato di fermare il “gigante”, fino a quando un cavo di traino si è rotto, tranciato dall’impatto con il battello fluviale.
«Quando è stata all’altezza della chiesa del Redentore, la Msc – prosegue Calderan – aveva il motore bloccato, con timone verso dritta, ma in spinta. Le velocità cioè aumentava, come si vede nei tracciati Ais, da 5,5 nodi, ai 6,9 nodi di quando è stata all’altezza delle Zattere». «I due rimorchiatori che la guidavano, l’Ivone C e l’Angelina C – aggiunge – hanno cercato di frenarla, ma la nave continuava ad accelerare, fino a quando, alla Marittima vecchia, il cavo di traino dell’Angelina è stato tranciato dall’impatto con la plancia del battello turistico fermo al molo, e la nave ha proseguito verso la banchina».
Secondo Calderan il comandante della Msc “Opera” avrebbe segnalato per tempo che la nave non era più governabile in plancia. «Che potesse succedere un incidente simile non ce lo aspettavamo – conclude Calderan – le navi dovrebbero avere un sistema che permette di spegnere i motori in caso di avaria, non so esattamente perché non sia stato così».
il ministro per i Beni e le Attività culturali, Alberto Bonisoli, in una nota afferma: «L’incidente che si è verificato oggi, a Venezia, è l’ennesima conferma che le grandi navi non devono più passare per la Giudecca. Ed è per questo che il Mibac, alcuni mesi fa, ha posto il vincolo su tre canali di Venezia, e sta lavorando alacremente al tavolo interministeriale per il blocco delle grandi navi in laguna, insieme con il Mit e al ministero dell’Ambiente. Oltre alla tutela della città patrimonio Unesco, bisogna salvaguardare l’ambiente e l’incolumità di cittadini e turisti».
Il video che vi proponiamo è stato pubblicato su YouTube da chioggiaazzurra