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«Un ex calciatore mi ha rotto la mandibola». Lui: «Mi sono solo difeso»

Di Redazione |

Ha postato su Fb un video in cui racconta di essere stata aggredita, in un locale di Firenze, «da un ex giocatore della Fiorentina, attuale giocatore del Parma, Abdou Diakhatè»: il calciatore, 21 anni, che la squadra emiliana ha poi dato in prestito a una squadra estera, l’avrebbe colpita con un cazzotto procurandole la frattura della mandibola.

A parlare – mostrandosi, oltre che facendo il suo nome – una ventenne di Firenze che ha deciso di rendere pubblica la sua storia perché «voglio giustizia». Su quanto accaduto è stata presentata anche una formale denuncia alla magistratura, spiega il legale della giovane, l’avvocato Francesco Di Luciano. E la polizia sta indagando: la squadra mobile del capoluogo toscano ha avviato accertamenti per ricostruire quanto accaduto nella notte tra il 23 e il 24 luglio scorsi in un locale alle Cascine di Firenze. Intanto per la frattura, scomposta, della mandibola la ventenne è stata operata e, spiega sempre il suo avvocato, dovrà sottoporsi a un secondo intervento: la prognosi è di 30 giorni.

Diversa la ricostruzione dei fatti offerta dall’avvocato di Diakhate, Massimiliano Manzo, che parla di «legittima difesa» contro un’aggressione della giovane al calciatore e alla sua fidanzata diciannovenne. Questa, ricordare il legale, sarebbe stata aggredita una prima volta nel settembre del 2019 dalla giovane che ha girato il video, la quale «è stata denunciata e verrà giudicata il 1 ottobre 2020 dal Tribunale Penale di Firenze». «Venerdì 24 luglio – prosegue – il calciatore si trovava in un locale in compagnia della fidanzata Clara. La coppia veniva avvicinata con fare minaccioso» dall’altra giovane, spiega il legale. «Nonostante fosse stata invitata dal calciatore ad allontanarsi, tentava di aggredire la coppia e colpiva alla testa il calciatore, il quale, frastornato, si difendeva istintivamente colpendo il viso» della donna. La quale «non si fermava e continuava ad inveire minacciosa. Si tratta quindi di un evidente caso di legittima difesa – conclude l’avvocato – nel quale Abdou Diakhate ha agito per difendere se stesso e la sua fidanzata».

Nel video la giovane che ha denunciato Diakhate afferma invece che il calciatore – con cui si conosce da anni, come riferisce il suo avvocato – l’ha «chiamata per parlare, sono andata lì per parlare e lui mi ha tirato un cazzotto». Cosa potrebbe avere scatenato l’aggressione non è chiaro. Fatto sta che la ragazza spiega di essersi ritrovata in una pozza di sangue e senza che nessuno l’aiutasse. Nel video la ventenne accusa i buttafuori di essersi preoccupati del calciatore, non di lei: gli addetti alla vigilanza avrebbero «scortato» il calciatore alla macchina mentre «nessuno mi ha aiutato»; chi lavora nel locale «ha fatto finta di niente». Le avrebbe «prestato soccorso» solo la sua amica: «Non esiste – spiega in lacrime la giovane nel video – che un uomo possa rompere le ossa a una donna e invece che essere soccorsa lei viene scortato lui alla macchina perché è un famoso calciatore». Su quanto accaduto, dal locale si afferma che nessun addetto alla vigilanza ha scortato fuori il calciatore: il personale lo avrebbe accompagnato fuori proprio perchè c’erano stati problemi. Nessuno si era reso conto inizialmente della gravità della ferita subita dalla giovane, che una volta fuori dal locale è stata soccorsa da un’ambulanza. 

(Youtube/Corriere della Sera)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA