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Taglio deputati, l’ira di Sgarbi: «M5S ipocrita e ricattatore come Mussolini»

Di Redazione |

Roma – «Siamo davanti ad uno stupro del Parlamento fatto da soggetti che ora sono minoranza nel Parlamento e che i voti non li hanno presi loro ma Beppe Grillo». E’ una delle frasi più significative dell’intervento di Vittorio Sgarbi in dichiarazione di voto nell’Aula della Camera sul taglio dei parlamentari. Attacca i M5S bollandoli come “ipocriti, bugiardi, falsi, ricattatori come Mussolini”.

Ma ne ha anche contro il Pd che «fino ad ora ha votato contro» ed «è ricattato da un movimento politico che pensa solo a come non perdere le poltrone”; ma anche Fi e Fdi. Ed ammette di essere stato «testimone di due atti di suicidio non assistito del Parlamento: questo taglio e, nel 1992, l’abolizione dell’immunità parlamentare». «Celebriamo un funerale di un Parlamento che fu», sostiene. Sgarbi è protagonista di un diverbio con la vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni, che lo invita a moderare il colorito linguaggio quando definisce «una stronzata» questa riforma. «Quella parola l’ha usata Polverini. Devo citare Dante, Pasolini, Machiavelli? Cazzus!». E in Aula esplode una risata.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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