«Una volta, quando io e Jannik eravamo compagni di classe, a lui cadde una pallina da tennis dallo zaino. Io la raccolsi e gli dissi: firmamela per favore, così quando sarai famoso potrò metterla all’asta. Lui non disse nulla, si fece una risata e la firmò». A parlare, ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, è Adisa Yahya, compagna di liceo di Jannik Sinner, che oggi ha raccontato a Giorgio Lauro e Geppi Cucciari della sua lungimirante previsione sul radioso futuro che avrebbe atteso il tennista altoatesino. «La pallina però non l’ho affatto venduta, la terrò per mio figlio, magari porterà fortuna anche a lui se un giorno vorrà giocare a tennis». Che studente era il numero 1 al mondo? «Era un ragazzo molto calmo, capace e riservato. Non parlava molto e si concentrava solo sul suo lavoro». Faceva copiare i suoi compagni? «Molto poco, ma da noi non si copiava quasi per niente». Aveva successo con le ragazze o era molto timido? «Era timido, infatti ero sempre io che provavo a parlargli. Lui era sempre concentrato e ambizioso, quando veniva a scuola aveva sempre tanto da fare e da recuperare – ha concluso a Un Giorno da Pecora – non perdeva molto tempo con noi a chiacchierare».