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«Nessuna scusa» contro la violenza sulle donne: da Arianna Meloni a Elly Schlein la politica è tutta d’accordo

Di Redazione |

«La lotta alla violenza contro le donne non ha colore politico e la campagna #NessunaScusa lo dimostra. Non è né di destra né di sinistra, ci riguarda tutti. Grazie a Arianna Meloni, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Maria Elena Boschi, Luana Zanella, Laura Ravetto e Catia Polidori per aver dato voce a questo messaggio. Si tratta di dire basta a quella cultura del possesso che nega alle donne spazi di indipendenza, di autonomia, di libertà e che ancora oggi uccide una donna ogni tre giorni. Non possiamo non essere tutti dalla stessa parte». Lo scrive la deputata di Noi Moderati-Centro Popolare Mara Carfagna sui suoi social presentando le adesioni del mondo politico ed istituzionale alla campagna #NessunaScusa «Nella giornata contro la violenza sulle donne, aderisco da donna, da mamma, da italiana alla campagna Nessuna Scusa. Perché non ci sono scuse per chi utilizza la violenza che sia fisica, verbale o psicologica contro una donna. E allora dobbiamo ricordare che l’amore è soprattutto un dono e condivisione, non è mai possesso, non è mai gelosia, non è mai mortificazione», dichiara Arianna Meloni nel video. «La violenza sulle donne non ha mai nessuna scusa. Troppo spesso sentiamo le vittime accusate una seconda volta, diventare vittime una seconda volta. Da chi dice se l’è cercata, da chi guarda a come vestiva, da chi guarda a se aveva bevuto. Non è così, non c’è mai nessuna scusa possibile davanti ad una violenza di genere che non è mai colpa delle vittime, ma sempre degli aggressori. Nessuna scusa», ha detto la segretaria del Pd, Elly SchleinIl leader del M5S, Giuseppe Conte, ha dichiarato: «La violenza, le molestie contro le donne non possono avere nessuna giustificazione che siano forme di violenza di tipo fisico, sessuale, di tipo psicologico, economico, sociale. Nulla può giustificare la sopraffazione contro le donne e guardate che è un problema di paradigma fondamentalmente culturale; soprattutto nessuno può dire se la sono cercata perché questo rende una donna vittima due volte. Ecco allora nessuna scusa contro le violenze». «’L’amavo troppo’, non è una scusa. ‘Avevo bevuto’, non è una scusa. ‘Ero geloso’, non è una scusa. ‘Ma l’hai visto come era vestita?’ Non è una scusa. ‘Se l’è cercata’, non è una scusa. Siamo stanche di giustificazioni alibi per la violenza sulle donne. Chi commette violenza sulle donne non è soltanto un criminale, è un vigliacco. Per la violenza degli uomini contro le donne nessuna scusa», è l’appello di Maria Elena Boschi (IV). Per Luana Zanella (AVS) «nessuna scusa per chi commette violenza e abusi sulle donne. ‘Mi voleva lasciare, portare via i figli’. Non è una scusa. ‘Mi provoca continuamente’. Non è una scusa. Se ne va con tutti. Non è una scusa. ‘Sono troppo geloso. Mi fa impazzire’. Non è una scusa. Nessuna scusa può legittimare la violenza contro le donne. La deputata leghista Laura Ravetto: «La violenza sulle donne non ha nessuna scusa e la politica di ogni colore non può accampare scuse nella lotta alla violenza sulle donne. Per questo dobbiamo impegnarci tutti. Questo governo lo sta facendo in particolare su due fronti: la donna deve avere un reddito, deve avere un lavoro, perché al primo schiaffo deve poter andare via di casa, fuggire al suo aguzzino e potersi pagare un affitto. La donna deve essere protetta nei processi, che devono essere celeri e la donna deve essere immediatamente creduta. Questa battaglia si può fare insieme». E ancora, Catia Polidori (Forza Italia): «Nessuna scusa. Se picchi o violenti una donna non hai scuse. ‘Lei aveva bevuto’ non è una scusa. ‘Lei aveva la minigonna e mi ha provocato’ non è una scusa. ‘Lei voleva lasciarmi’ non è una scusa. ‘Lei mi ha tradito’ non è una scusa. Rassegnati: non hai scuse».

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