«Non dobbiamo aver timore di manifestare buoni sentimenti che rendono migliore la nostra società». In un Italia ripiegata su se stessa, spaventata dall’altro ed indurita nei giudizi, Sergio Mattarella sceglie di parlare agli italiani di sentimenti. Una scelta quasi rivoluzionaria dopo un anno vissuto nevroticamente dalla politica, denso di tensioni sociali e casi di cronaca. In 14 minuti dal suo studio «alla Palazzina» il presidente della Repubblica parla veramente agli italiani mirando al cuore, cercando di risvegliare quel senso di comunità che è la cifra del suo settennato. Lo fa con il suo tono garbato, evitando punte polemiche e attacchi diretti alle forze politiche. Ma senza evitare gran parte dei temi caldi, sia quelli che hanno animato il dibattito politico sia quelli che agitano i sonni dei cittadini.