Dopo cento anni prima evasione dal carcere napoletano di Poggioreale: il detenuto polacco, Robert Lisowski, 32 anni. arrestato dalla Squadra Mobile di Napoli il 5 dicembre 2018 per omicidio e ritenuto molto pericoloso, ha usato una semplice e classica corda di lenzuola per scavalcare il muro di cinta della casa circondariale mentre si stava recando a messa nella chiesetta dell’istituto penitenziario, con un centinaio di carcerati tenuti sotto controllo solo da pochi agenti. Qualche anno fa un analogo tentativo finì male: il detenuto cadde riportando gravi lesioni fisiche.
Quella riuscita al 32enne Robert Lisowski, come detto, è la prima evasione in oltre 100 anni di storia del carcere di Napoli Poggioreale. «Era nell’aria un episodio così grave che segna la fine di una roccaforte dei penitenziari italiani come il “Salvia”, dal quale in oltre 100 anni di storia mai nessun detenuto è riuscito a evadere», fa sapere il sindacato Osapp.
Il segretario provinciale di Osapp Napoli, Luigi Castaldo, denuncia “la mancanza di personale per oltre 200 unità a discapito della sicurezza di tutti e un sovraffollamento detenuti per oltre 800 ristretti oltre la capacità regolamentare consentita. Dati denunciati e segnalati ovunque, ma un’Amministrazione sorda e una politica assente non hanno dato risposte concrete e tangibili. Non si può più lavorare in queste condizioni”.