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L’attacco israeliano al convoglio della Mezzaluna Rossa in un video del NY Times

Di Redazione |

Il 23 marzo scorso un convoglio della Mezzaluna Rossa, come si vede nelle immagini chiaramente identificato e con le luci di emergenza accese, è stato colpito da pesanti colpi di arma da fuoco israeliani a Rafah, nella Striscia di Gaza. Le immagini dell’attacco sono recuperate da un telefono di un paramedico che è rimasto ucciso come gli altri nell’attacco, e pubblicate dal New York Times. Gli operatori della Mezzaluna Rossa palestinese, che erano intervenuti per soccorrere dei civili feriti, hanno perso la vita e solo il 30 marzo i loro corpi sono stati recuperati e trovati in una fossa comune poco profonda, accanto ad ambulanze schiacciate e a un veicolo delle Nazioni Unite. Israele ha sempre affermato che il convoglio era caduto sotto il fuoco del loro esercito perché non era chiaramente identificabile, ma queste immagini lo smentiscono. Nel video, girato poco prima dell’alba, si vede il convoglio fermo con le luci accese, e una delle ambulanze è già stata colpita dall’IDF, bloccata di traverso sul lato della strada. Due soccorritori in uniforme della Mezzaluna rossa palestinese scendono e si avvicinano all’ambulanza danneggiata. Improvvisamente, si sente il suono di una pioggia di proiettili. La telecamera del telefono si spegne, ma la registrazione continua per altri cinque minuti, catturando il suono delle raffiche di fucile. Un uomo grida in arabo: “Ci sono gli israeliani”. Un paramedico, consapevole della sua imminente morte, inizia a recitare la shahada, la dichiarazione di fede musulmana: “Non c’è altra divinità se non Dio, non c’è altra divinità se non Dio, Maometto è il suo messaggero…”Il video è stato presentato dalla Mezzaluna Rossa Palestinese in una conferenza stampa alle Nazioni Unite, moderata dalla Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Jonathan Whittall, capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (Ocha) a Gaza, ha descritto la scena come «scioccante», sottolineando che i soccorritori indossavano le uniformi e sono stati uccisi mentre cercavano di salvare vite.​​​​

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