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La morale del castoro: ecco cosa insegna a noi uomini questo incredibile ingegnere roditore che cambia il mondo

Di Redazione |

I castori sono tornati. Erano stati avvistati in Italia ai primi del Cinquecento. Poi più nulla. Adesso sono rientrati dal Tarvisio. Sono stati visti anche in ValPusteria e addirittura vicino a Sansepolcro, in Maremma, dove probabilmente non ci sono arrivati da soli, ma qualcuno ce li ha portati. Fa parte di un fenomeno che in Italia ormai è ben noto per la fauna selvatica a causa dei boschi che aumentano e  che permettono il rientro di alcune specie in Italia. Lo sciacallo dorato è entrato dal Friuli e poi tutti sentiamo parlare ogni giorno di orsi, lupi e quant’altro. 

Ma il caso del castoro è molto particolare perché qualcuno adesso vuole definirlo una specie invasiva, ma, in realtà, è tornato a casa sua. In realtà il castoro ci insegna qualcosa di ancora più interessante perché, a differenza degli altri animali che ho citato, il castoro è un ingegnere ecosistemico.Sembra uno scherzo, ma è così, nel senso che è un tecnologo.Costruisce le dighe. Le dighe sono degli artefatti animali meravigliosi di questi grandi roditori. Il castoro, il secondo roditore più grande che vive sulla terra: e questo è proprio il castoro europeo, quindi autoctono. Sono dighe costruite in molto tempo che richiedono una tecnica particolare, vanno fatte in certi momenti dell’anno, in certi punti particolari del torrente del fiume. L’acqua deve essere alta un metro, un metro e mezzo, non di più, ma nemmeno troppo di meno. Crea uno stagno, naturalmente a monte della diga, cambia il mondo. E poi, dopo tutto, quando l’hanno finita, i castori ci costruiscono dentro una tana dalla quale si entra attraverso l’acqua, quindi molto particolare e, ovviamente, molto vantaggiosa per loro, perché ci fanno crescere i cuccioli, ci mettono dentro il cibo.Però, così facendo, il castoro è una di quelle specie che noi evoluzionististudiamo perché cambiano il mondo, cioè si adattano al mondo nonpassivamente ma attivamente, lo modificano e, nel caso del castoro, poi, lomodificano da ingegneri ecosistemici favorendo la biodiversità, nel senso che, dove ci sono i castori, molte altre specie arrivano. 

È stato studiato anche in Germania. In Baviera hanno fatto una comparazione tra i fiumi, torrenti in cui ci sono i castori, quelli in cui non ci sono. Nei primi, dove ci sono i castori, la biodiversità aumenta di più del 30%. Perché? Perché quello stagno, quel legno marcio, tutti i loro cambiamenti ospitano anfibi, altri invertebrati, uccelli, altre specie. Quindi i castori sono degli ingegneri ecosistemici positivi.

Perché parliamo di questo? Perché, l’avrete capito, noi esseri umani, anche noi mammiferi cugini dei castori, siamo anche noi ingegneri ecosistemici. Ma con una differenza fondamentale: noi costruiamo dighe, e pure noi facciamo di tutto infrastrutture e strade, deviamo il corso dei fiumi, scaviamo le montagne, mettiamo in atmosfera gas che aumentano l’effetto serra, ne combiniamo di tutti i colori perché da tanto tempo noi cambiamo il mondo per adattarlo a noi. La differenza con i castori che dove arriviamo noi però la biodiversità non aumenta ma diminuisce

Quindi la morale del castoro è che dovremmo reimparare ad essere dei castori sani, dei castori saggi e dei castori lungimiranti, cioè cambiare il mondo perché non possiamo non farlo. Non ha senso pensare di tornare a una natura vergine che non è mai esistita. L’abbiamo sempre cambiato noi il mondo, abbiamo cercato di renderlo anche più consono alle nostre esigenze, ma dobbiamo tornare a farlo in un modo sostenibile, si dice, cioè sostanzialmente in un modo saggio, in modo tale che chi verrà dopo di noi, gli umani e i castori del futuro, lo possano trovare accogliente come l’abbiamo trovato noi. Questa è la morale del Castoro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA