scienza
Il robot subacqueo nei fondali di Panarea per studiare il cambiamento climatico
Studiare i cambiamenti climatici utilizzando tecnologie all’avanguardia: succede a Panarea, nel laboratorio Eccsel NatLab-Italy dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs), che attraverso il progetto Ipanema potrà ora contare su un AUV Autonomous Underwater Vehicle, veicolo autonomo subacqueo «capace di operare fino a 3000 metri di profondità, fornendo dati a maggior risoluzione rispetto a quelli che si potrebbero ottenere dalla superficie con i sistemi tradizionali». Lo rende noto l’Ogs. «L'AUV misura 5 metri di lunghezza e pesa circa 1000 chilogrammi; con tutti i sensori in acquisizione ha un’autonomia di circa 24 ore alla velocità massima di 3 nodi (6 km/h). Permetterà di effettuare attività di monitoraggio integrato e ad alta tecnologia di emissioni gassose, di studiare gli impatti dei cambiamenti climatici sull'ecosistema marino e l’ecologia degli ambienti profondi, ma anche di acquisire dati batimetrici e di 'backscatter' per la caratterizzazione del fondale», spiega Lorenzo Facchin, tecnologo dell’Ogs. «Veicoli all’avanguardia come questo se ne contano pochissimi in Italia, si tratta di uno strumento che permetterà di realizzare obiettivi multipli in un’unica campagna dando una spinta importante alle attività del laboratorio di Panarea», precisa. L’isola di Panarea, ricorda Cinzia De Vittor, ricercatrice dell’Ogs e responsabile del laboratorio Eccsel NatLab-Italy, "possiede caratteristiche geologiche e geomorfologiche, costituite dai numerosi e diversificati sistemi idrotermali di emissioni sommerse di gas e di acque calde di origine vulcanica, che la rendono un laboratorio naturale straordinario per lo studio di vari aspetti legati a indagini sul confinamento geologico della CO2, sulla geochimica dei fluidi idrotermali e sugli effetti dell’acidificazione delle acque sull'ecosistema bentonico e pelagico».