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Il Papa apre la Porta Santa a Rebibbia: «Il carcere è la seconda basilica dopo San Pietro»
(LaPresse) «Abbiamo pregato insieme, ci siamo salutati, ci siamo fatti gli auguri. Tutto bello»: lo ha detto Papa Francesco all’uscita dal carcere di Rebibbia dove questa mattina si è recato per aprire la seconda Porta Santa dopo quella di San Pietro. «I detenuti sono persone buone, quando vengo qui la prima domanda che mi faccio è perché loro e non io, perché ognuno di noi può scivolare l’importante è non perdere la speranza, bisogna attaccarsi alla corda dell’ancora della speranza e aprire i cuori. Aggrapparsi alla corda dell’ancora – ha spiegato il Pontefice – La prima Porta Santa che ho aperto è a San Pietro la seconda in questa basilica. Oggi il carcere è diventato una basilica per questo sono venuto qui. Questa è la seconda basilica. E’ un gesto molto importante per me, dobbiamo pensare che tanti di questi non sono i pezzi grossi, quelli grossi hanno l’astuzia di rimanere fuori e dovremmo accompagnare i detenuti. Gesù dice che nel giorno del giudizio verremo giudicati tutti».