(LaPresse) Geppi Cucciari fa satira sui testi complessi del ministro della Cultura Alessandro Giuli durante la cerimonia di chiusura della Festa del Cinema di Roma. Il discorso della madrina ricorda quello fatto dal ministro alla Biennale di Venezia, diventato virale.
«È gioioso approssimarsi dell’ora del desio, vi sono oltremodo riconoscente, non mi esprimo per celia. Giammai, ritengo il vostro tributo plasticamente propedeutico al soffio vitale che spira or ora alle mie spalle come anelito di simpatia e sincero tripudio. Lo spirito dell’acqua ma soprattutto del vino» ha detto la comica e attrice annusando la cartelletta degli appunti e scatenando le risate e gli applausi del pubblico.
«Scusate devono avermi dato per errore il discorso di qualcun altro. Chiedo scusa agli ospiti internazionali che non hanno capito cosa stessi dicendo, del resto manco io, manco voi. Chiedo scusa alle traduttrici che vorrei vedere cosa hanno pensato e cosa hanno detto soprattutto» ha aggiunto Cucciari.