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Crozza nei panni di un incomprensibile Giuli: « Mi sono spostato in quella parte politica che sostiene l’iper-fluido acco-glientismo-glitterato e l’iper-dittatorismo»

Di Redazione |

Maurizio Crozza nella nuova puntata di Fratelli di Crozza, in onda ogni venerdì in prima serata su Nove e in streaming su discovery+, è nuovamente a vestire i panni di Alessandro Giuli, preoccupato per la sua recente nomina a Ministro della Cultura, dopo le dimissioni del capo di gabinetto, Francesco Spano, a causa delle anticipazioni della prossima puntata di Report: «Non ce la faccio, se lei pensa che io appena arrivato al Ministero della Cultura, fresco, idratato, liquido… il mio capo di gabinetto Spano, forse più fluido che idratato… me l’hanno liofilizzato! Devo preoccuparmi? Devo aver paura? A tal proposito viene in mio soccorso l’espansione pixelistica iper-dazoniana dello scontro undicizzante tra la cultura foro-imperiale e il brunelleschi-onismo arnico: mi guarderò Fiorentina – Roma su Dazn mentre su Rai3, Report, potrebbe desertificarmi la carriera.»

Alla domanda sul perché abbia messo una persona così discussa a capo del suo gabinetto, risponde: «Perché io, essendo Giuli l’ammorbi-destra, forse ho sbagliato il dosaggio, mi sono ammorbidito troppo e mi sono spostato in quella parte politica che sostiene l’iper-fluido acco-glientismo-glitterato e l’iper-dittatorismo genera la buizzazione della caleido-scopiatura umanistica. La destra non è pronta ad avere pederasti in ufficio. Non hanno capito che siamo tutti fluidi perché fatti… di acqua.» COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA