«Stavamo solo mano nella mano». Stefano e Matteo, i due ragazzi gay aggrediti a Roma la notte di Capodanno, sono ancora turbati per le violenze subite. «Un incubo, non crediamo che sia successo a noi, nel nostro quartiere, vicino a casa nostra. Per noi è ancora una cosa scioccante, traumatica», dice Stefano. In piazza Malatesta, luogo dove è avvenuta l’aggressione, c’è stato un presidio di solidarietà, molto partecipato. «Una cosa meravigliosa – continua Matteo – non pensavamo di arrivare a questo punto».