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Astronauti russi con i colori dell’Ucraina: è solo un caso?

Di Michele Cassano |

Il giallo e il blu sono per tutti, quantomeno dal giorno dell’invasione decisa da Putin, i colori dell’Ucraina e non potevano certo passare inosservati quando, un pò a sorpresa, sono comparsi sulle tute degli astronauti russi all’arrivo sulla Stazione Spaziale Internazionale, dopo che alla partenza almeno uno di loro era stato visto con la classica divisa blu. Una casualità o una scelta consapevole? Un normale cambio di casacca o un clamoroso gesto di rottura con il Cremlino, forte ed emblematico almeno come quello della giornalista Marina Ovsyannikova apparsa in un tg nazionale con un cartello contro la guerra? I dubbi sono stati alimentati dalle risposte, un pò criptiche, date dagli stessi protagonisti e non sono stati certo placati dalla secca smentita di Mosca.   Un video che ha fatto il giro del mondo ha immortalato lo sbarco sulla Iss dei cosmonauti russi Oleg Artemyev, Denis Matveev e Sergey Korsakov e l’incontro con i colleghi americani e tedeschi, ai quali i tre nuovi arrivati daranno il cambio in vista della loro missione che durerà sei mesi. La scelta dei colori della tuta spaziale è apparsa non casuale dopo che è iniziato a circolare un video che immortalava Artemyev mentre la capsula Soyuz si preparava ad attraccare alla Stazione spaziale internazionale, con indosso una tuta diversa da quella con cui è stato ripreso dopo.   Appena saliti a bordo dell’Iss, dopo il saluto con gli altri astronauti, i tre russi hanno avuto l’occasione di salutare le loro famiglie sulla Terra. A Oleg Artemyev è stato chiesto perché indossavano tute gialle e lui, senza sbilanciarsi troppo, ha risposto che ogni equipaggio sceglie le proprie tute di volo, in modo che non siano tutte uguali. «È arrivato il nostro turno di scegliere un colore. E, in effetti, avevamo accumulato molto materiale giallo che andava usato. Ecco perché dovevamo indossare il giallo», è stata la spiegazione dell’astronauta russo che non ha fatto che alimentare interrogativi.   L’agenzia spaziale russa ha negato che i cosmonauti indossassero abiti gialli con accenti blu a sostegno dell’Ucraina. «A volte il giallo è solo giallo», ha detto il servizio stampa di Roscosmos sul suo canale Telegram. «Le tute di volo del nuovo equipaggio sono realizzate con i colori dell’emblema dell’Università tecnica statale di Mosca Bauman, in cui si sono laureati tutti e tre i cosmonauti. Vedere la bandiera ucraina ovunque e in ogni cosa è pazzesco».   Il progetto è frutto di una collaborazione tra Stati Uniti, Russia e altri nazioni anche europee, che va avanti ormai da due decenni, nonostante le tensioni internazionali, e ha resistito allo scontro con l’Occidente nato dal conflitto ucraino. Non lo hanno fermato neanche le minacce di Mosca di interrompere, a causa delle sanzioni, le operazioni delle navicelle russe che riforniscono la Stazione Spaziale e gli avvertimenti sul rischio di una sua caduta sulla Terra. Un destino, almeno per il momento, diverso rispetto alla missione ExoMars su Marte, nata in collaborazione tra la Russia e l’Agenzia Spaziale Europea, che ha deciso di sospenderla come reazione alla guerra.   La Iss resta in orbita e da lassù, a 400 km di distanza dalla Terra, gli abbracci e sorrisi tra astronauti russi e americani hanno mandato un messaggio di pace in ogni angolo del pianeta, quale che sia l’origine della scelta dei colori sulle tute.   

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