Slow Tourism
In Sicilia una sessantina di borghi apriranno i «gioielli di famiglia»: ecco quando le visite
L'iniziativa è di una nuova associazione di piccoli comuni uniti sotto l'egida della Fondazione Le Vie dei Tesori, che vogliono intraprendere azioni di rigenerazione, di ripopolamento, di sviluppo sostenibile
Il 2021 sarà l’anno dei borghi silenziosi, degli artigiani dimenticati, dei mestieri ritrovati, dei sapori che sanno di casa; ma anche di tradizioni, di esperienze immersive, di un vivere lento che non vuole dire pigro, piuttosto a misura d’uomo e di natura. Lo hanno già battezzato Slow Tourism e sta attirando l’attenzione sulle piccole comunità. La Sicilia è già avanti: è nata infatti una nuova associazione di piccoli comuni uniti sotto l’egida della Fondazione Le Vie dei Tesori, che vogliono intraprendere azioni di rigenerazione, di ripopolamento, di sviluppo sostenibile. E ha preso corpo una prima esperienza pilota, a fine estate. Due fine settimana, 28 e 29 agosto e 2 e 3 settembre: una sessantina di borghi – conosciuti e non, di montagna e sul mare, arroccati sotto i castelli o dimenticati nelle campagne, colmi di tesori d’arte o morbidamente green – apriranno i «gioielli di famiglia».
Con il sostegno di Igt, Fondazione con Il Sud e Fondazione Sicilia. Borghi dei tesori fest sarà presentato giovedì 8 luglio, alle 11,15, al complesso dello Spasimo a Palermo. Interverranno i sindaci dei 59 Comuni che hanno aderito al festival. Saranno presenti il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, gli assessori all’Istruzione Roberto Lagalla, al Turismo Manlio Messina, ai Beni culturali e Identità siciliana, Alberto Samonà; il presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore; il presidente dalla Fondazione Le Vie dei Tesori Laura Anello. Sarà presentato il progetto #HoSceltoIlSud con Mario Incudine: da questa suggestione il cantautore siciliano Mario Incudine ha composto un suo pezzo. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA