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Viaggi in orbita

In 10 anni week end nello Spazio non solo per pochi

Potrebbe essere possibile alla cifra di 40/50 mila dollari a testa e dopo un breve allenamento

Di Redazione |

Entro una decina di anni il 6% della popolazione mondiale potrebbe permettersi un weekend nello spazio. Alla cifra di 40/50 mila dollari a testa e dopo un breve allenamento. Un’opportunità quindi non più solo da super ricchi, come hanno dimostrato le recenti imprese di alcuni multimiliardari, ma alla portata di una clientela molto più vasta. Resa possibile da quello che gli esperti danno ormai per scontato anche in questo settore: l’abbattimento dei costi. Sembra quindi essere sempre più lo spazio, la nuova frontiera dei viaggi e dello svago, e alla Bit, la Borsa Internazionale del Turismo che si è aperta oggi a Milano, FieraMilanocity, non poteva mancare un focus sull'argomento.

Dopo le missioni di Virgin Galactic, i voli suborbitali di Blue Origin e la prima stazione spaziale commerciale della storia (Axiom-1,partita in questi giorni) il turismo extra-atmosferico è quindi diventato una realtà, non più solo una moda. «E non dimentichiamo che l’Italia è un’eccellenza nella manifattura spaziale», ha detto Emilio Cozzi, giornalista e autore, appassionato di tutto ciò che riguarda spazio, tecnologia e cultura videoludica. Al momento i prezzi sono comunque ancora da fantascienza. Per un giro con Blue Origin, l’azienda spaziale del miliardario Jeff Bezos, che alla fine dello scorso anno ha portato nello spazio sei persone, ci vogliono circa 500.000 euro. Sono aperte le iscrizioni per altri 'volì durante il 2022. Il suo competitor Richard Branson con Virgin Galactic chiede invece tra i 250 e i 400 mila dollari. Ha già venduto 700 biglietti. I costi però sono già destinati a scendere. Come già successo per la conquista dello spazio: tra il 1970 e il 2000 il costo del lancio di un missile era di circa 18500 dollari al chilo. Oggi è di 3000. Soprattutto perché adesso non rientrano solo rottami.

E mentre già si creano società per agevolare persino chi in orbita vorrebbe girare un film (e il nome del primo protagonista non poteva essere che quello di Mission Impossible, Tom Cruise), ci si prepara quindi ad un futuro in cui l’atmosfera potrebbe essere più affollata del centro commerciale in un sabato piovoso. Già in questo momento nelle orbite più prossime alla Terra (cosiddetto 'Leò), galleggiano 2612 satelliti su 3372 complessivi. Nel prossimo decennio, ha spiegato Cozzi, si prevede ne verranno lanciati altri mille ogni anno. Il solo Elon Musk per completare la mega costellazione 'Starlink' progettata per fornire una connessione internet globale, a banda larga e a bassa latenza, punta a farne volare 12.000. Se i turisti del futuro si aspettavano di optare per lo spazio per un viaggio nel silenzio e solitario, dovranno cambiare destinazione.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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