Roma, 18 ott. (Adnkronos Salute) – “L’adozione del decreto del ministero dell’Università e della ricerca che riforma il corso di laurea in Farmacia è un traguardo storico per la Federazione e per il futuro della professione. Oggi si concretizza uno dei grandi obiettivi dell’attività federale: il nuovo curriculum universitario sancisce, di fatto, l’ampliamento del ruolo del farmacista e il suo apporto professionale sempre più centrale all’interno del sistema sanitario: nelle farmacie di comunità, in ospedale, nella ricerca e nell’industria”. Lo afferma in una nota Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi), a seguito dell’emanazione del Decreto ministeriale numero 1147 che definisce il nuovo ordinamento didattico del corso di laurea magistrale a ciclo unico in ‘Farmacia e farmacia industriale’.
“Un sentito ringraziamento – continua Mandelli – va al ministro dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, per aver convintamente sostenuto la revisione del percorso accademico, portando a compimento il lungo e proficuo lavoro del Tavolo tecnico istituito dallo stesso dicastero, al quale ha preso parte la Fofi insieme ai rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico”.
“Il farmacista ricopre oggi un ruolo di primo piano in ambito clinico, nelle attività di prevenzione e nel processo di cura, tanto nell’ospedale quanto sul territorio, ed è al centro del nuovo modello di assistenza basato sulla prossimità, del quale la ‘Farmacia dei servizi’ costituisce il pilastro fondamentale – continua Mandelli – La revisione del percorso di studi universitario, in cui le conoscenze e le competenze di base saranno integrate con elementi altamente professionalizzanti, al passo con i progressi delle scienze mediche e farmaceutiche, le innovazioni tecnologiche e i nuovi bisogni di salute, rappresenta – conclude – un tassello cardine per l’avanzamento professionale, coerente con le nuove funzioni dei farmacisti, in tutti gli ambiti in cui operano”.