Roma, 18 ott. “Il Parlamento europeo boccia la flat tax, uno dei cavalli di battaglia della destra italiana. È stato infatti approvato un emendamento alla risoluzione ‘Orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione’ in cui chiede di mantenere il riferimento alla progressività dei sistemi fiscali e previdenziali, così come d’altronde recita la Costituzione italiana. Gli assalti di Fratelli d’Italia sono stati respinti, l’emendamento è passato con 311 voti a favore, 300 contrari e 30 astenuti. La destra si è tra l’altro divisa visto che Forza Italia ha votato contro mentre gli europarlamentari della Lega si sono astenuti”. Così Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, in una nota.
“Per il Movimento 5 Stelle la tassazione deve essere equa e invece oggi assistiamo al paradosso che le grandi multinazionali godono di un trattamento privilegiato, mentre quelle piccole e medie che rappresentano l’ossatura del sistema produttivo europeo sono tartassate – prosegue -. Esprimiamo soddisfazione, infine, per l’approvazione di altri due emendamenti chiave: quello per una equa retribuzione per i tirocini e gli apprendistati e quello per uno strumento di salvataggio sociale a seguito delle conseguenze economiche e sociali per l’Ue della guerra russa in Ucraina, una sorta di nuovo Sure con emissione di debito comune. Anche su questo la destra si è spaccata, Forza Italia contraria, alcuni eurodeputati di Fratelli d’Italia a favore e altri contrari e la Lega astenuta. Insomma, la destra ha poche e confuse idee”, conclude Beghin.