Kiev, 19 ott. (Adnkronos/Europa Press/Dpa) – Le autorità di Teheran hanno inviato personale militare in Crimea per addestrare l’esercito russo all’uso di droni di fabbricazione iraniana. La denuncia parte dall’intelligence statunitense, secondo cui membri del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica si trovano in Crimea, con l’obiettivo di formare i militari all’uso dei droni forniti.
Nel darne notizia il ‘New York Times’ precisa che il personale iraniano è dispiegato lontano dalle linee del fronte in una base militare in Crimea, dove è stata dislocata gran parte dei droni forniti da Teheran, e ha in particolare l’incarico di aiutare i militari russi a risolvere i problemi meccanici che si sono manifestati al momento dell’uso dei droni.
Non è chiaro, aggiunge il giornale, se i droni vengano pilotati direttamente dagli iraniani. In origine, la Russia aveva inviato il suo personale in Iran per l’addestramento. Ma siccome i problemi persistevano, l’Iran ha deciso di inviare i militari in Crimea, secondo le fonti citate dal quotidiano. (segue)
Del coinvolgimento di addestratori iraniani in Crimea aveva parlato in un primo tempo il Daily Mirror, e la notizia era stata confermata ieri dalla Cnn, che citando fonti a conoscenza di notizie di intelligence parlava del dispiegamento di decine di addestratori iraniani incaricati di aiutare l’esercito russo.
I droni sono del modello Shahed-136, utilizzato per gli attacchi aria-terra. I cosiddetti droni “kamikaze” trasportano una piccola testata e si schiantano contro i loro obiettivi, esplodendo all’impatto. Hanno una gittata di circa 1.000 chilometri. Secondo il New York Times, gli iraniani hanno anche inviato alla Russia droni Mohajer-6, che possono trasportare missili e svolgere operazioni di ricognizione.