Palermo, 19 ott. Un protocollo di legalità per il monitoraggio delle opere di dragaggio dell’avamporto e delle aree a ponente dello sporgente Ronciglio del porto di Trapani. Il documento, sottoscritto dal prefetto di Trapani Filippina Cocuzza e dal presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale Pasqualino Monti, potenzia le linee di presidio della legalità per assicurare una tutela delle risorse del Pnrr.
“Il protocollo -spiega il prefetto – si inserisce nell’ambito di un più generale sistema di prevenzione volto ad impedire eventuali tentativi di interferenze o infiltrazioni di natura mafiosa ma anche per fungere da deterrente rispetto alla possibilità che interessi illeciti possano insinuarsi nell’esecuzione dei lavori di dragaggio dell’avamporto e delle aree a ponente dello sporgente Ronciglio nel porto di Trapani. Le ingenti risorse economiche che si riverseranno con i finanziamenti del Pnrr impongono uno specifico focus sia da parte delle istituzioni che dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale quale soggetto aggiudicatore, nonché di tutti gli altri soggetti sottoscrittori”.
L’Autorità portuale costituirà una apposita banca dati nella quale saranno raccolti tutte le informazioni sui soggetti che intervengono a qualunque titolo nella progettazione o nella realizzazione dell’opera e si impegna a dare immediata comunicazione alla prefettura di elementi che possano rilevarsi significativi nell’individuazione di tentativi di reati quali concussione, corruzione o estorsione. La Prefettura, dal canto suo, effettuerà tutti gli accertamenti antimafia a prescindere dalla soglia economica e dall’oggetto, costituendo una cabina di regia che si avvarrà del gruppo interforze allo scopo di effettuare un monitoraggio continuo.
“Vincere sul malaffare – ha aggiunto il presidente Pasqualino Monti – non significa fermarsi ma, al contrario, realizzare, fare, nel pieno rispetto di trasparenza e legalità. Ecco perché ritengo prioritario, prima dell’avvio di un’opera pubblica, la stesura di un protocollo che rafforzi sinergie e meccanismi di collaborazione e sottolinei l’attenzione da porre quando si utilizzano risorse pubbliche. Il documento fortifica l’azione di contrasto preventivo ai tentativi di indebita interferenza e di infiltrazione mafiosa, anche a garanzia delle imprese e della loro sana operatività”.