Tonoli, Unione Cattolica: “Zelensky dia corso immediato, senza alcuna titubanza, ad una trattativa diplomatica con Putin per porre fine alla guerra”

Di Redazione / 07 Novembre 2022

La lettera del Partito Unione Cattolica al presidente ucraino Volodymyr Zelensky

Roma, 7 novembre 2022 – “Non vi è Stato del mondo che voglia affidare la propria sopravvivenza al gioco del ‘testa o croce’ di fronte alla possibilità che accada l’imponderabile e l’inimmaginabile, ossia assistere, pietrificati, alla fine della civiltà a causa dell’utilizzo di decine di testate nucleari.

E’ assolutamente vero che Putin ha invaso uno Stato democratico e ha attentato alla sovranità dello stesso, innescando un meccanismo che annienta la nozione primaria della convivenza pacifica e della tutela dei diritti fondamentali dei popoli.

E’ in atto una guerra infame, spietata, sporca e malefica, che ha generato centinaia di migliaia di morti e distruzioni di massa, alla stessa stregua dei 59 conflitti attualmente in corso, generati dalla stessa logica, ossia conquistare territori ritenuti di propria l’appartenenza. Lo Stato, che rischia di essere usurpato, compie ogni azione e vive ogni sorta di sacrifici pur di preservare la propria sopravvivenza e la propria indipendenza” ha dichiarato Ivano Tonoli, Segretario del Partito Unione Cattolica, il quale ha sottolineato con vigore: “Biden e Zelensky sono terrorizzati dalla possibilità, ora sempre più concreta, che Putin utilizzi le armi atomiche.

Centinaia di personalità eminenti ed analisti internazionali pregano con il nostro meraviglioso Papa, animati dalla speranza che si arrivi ad un accordo diplomatico per quanto attiene le regioni del Donbass. Anche i meno informati sono a conoscenza del fatto che le ragioni di questa disputa territoriale non sono da imputare ad uno solo dei due attori del conflitto.

Non esistono ‘buoni’ da una parte e ‘cattivi’ dall’altra. Gesù nel Vangelo pone in luce tale verità, propria dell’essere umano, dicendo: ‘Chi è senza peccato scagli la prima pietra’.

Potrà verificarsi che le varie provocazioni, la sottovalutazione dell’esercito avversario, quella che si può definire ‘la guerra di un giorno’ conducano alla fine del pianeta Terra.

Con preoccupazione ci rivolgiamo a Zelensky, al quale rivolgiamo un accorato appello: ‘Il mondo vive nella sofferenza piú totale, nell’atrocità della progressiva povertá generalizzata e Lei – ce lo consenta – non puó scagliare nessuna pietra in quanto si è arricchito facendo il comico, grazie a madre Russia e divenendo Capo dello Stato Ucraino.

Come è certificato da numerose inchieste giornalistiche accreditate, Lei ha ricevuto, direttamente, nel corso del tempo, dalle sue tre societá off-shore un conferimento di capitale di oltre 40 milioni di dollari, ottenuti per il tramite dell’oligarca, suo amico fraterno, Igor Kolomoisky, sanzionato da Biden perché colpevole di aver calpestato lo stato di diritto in Ucraina,

Igor Kolomoisky, oltre a finanziare, in passato, le Sue produzioni televisive e la sua campagna elettorale, ha finanziato gruppi di estrema destra, essendo proprietario della quasi totalitá delle banche Ucraine e, nel contempo, insieme agli oligarchi Rinat Akhmetov, Victor Pinchuk ed altri, detiene i due terzi della ricchezza complessiva dell’Ucraina. Signor Zelensky non crede che tali ricchezze e proprietà immobiliari da Lei possedute, ottenute come suesposto, debbono essere restituite al popolo Ucraino?

Aggiungo, con enorme commozione, che Lei ha ragione per quanto attiene l’occupazione dei territori ucraini e siamo fieri della sua resistenza eroica contro la Federazione Russa, ma ora, dimostrando limpidezza, trasparenza ed anche consapevolezza del rischio in atto, si presenti al tavolo delle trattative con Putin, con l’intento di stipulare un accordo condiviso, relativo alle regioni del Donbass, unica motivazione della persistenza di questa guerra. La controparte non attende che questa sua illuminata mossa.

Sarà per sempre amato dal suo popolo, le cittá Ucraine saranno ricostruite e il popolo russo – su questo spero sia d’accordo – meriterebbe, l’annullamento della totalitá delle sanzioni internazionali.

Certamente il mondo intero Le sarà grato e credo che anche il popolo Ucraino sia perfettamente d’accordo in merito all’ insostenibilità della guerra, in quanto ha sopportato atroci ed inimmaginabili sofferenze.

Le 150 testate nucleari schierate, da pochi giorni, in Europa, torneranno là, da dove sono venute.

Credo che il mondo Cattolico avrebbe prediletto che l’impegno di Biden si concentrasse sull’ individuazione prioritaria di una soluzione pacificatoria, soprattutto nelle fasi

precedenti al conflitto. D’altra parte, anche l’ Europa non è stata propositiva, unita ed in armonia, potente e coraggiosa, relativamente ad un accordo pacifico. L’Europa, per quanto attiene la guerra in Ucraina, non ha attuato una politica estera seria e concordante”.

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