Melbourne, 14 gen. -“Continuo a giocare perché voglio essere il migliore, per vincere i tornei più importanti e non ce ne sono di più importanti degli Slam. Non è certo un segreto”. Novak Djokovic ha una chiara ambizione per l’Australian Open 2023. Il suo desiderio di rivincita, riacceso anche dall’espulsione dell’anno scorso in quanto non vaccinato contro il Covid-19, mette “un Tigre” del serbo. A Melbourne Djokovic punta al decimo trionfo nella storia del torneo, che vorrebbe dire eguagliare i 22 titoli Slam in carriera di Nadal e tornare per la 378ma settimana in vetta al ranking Atp.
“Il mio record in Australia è uno dei motivi principali per cui ogni anno non vedo l’ora di tornare qui – ha detto nella conferenza stampa della vigilia -. Adoro giocare sulla Rod Laver Arena, soprattutto nelle sessioni serali. Spero che il mio successo qui possa continuare”. Finora, sulla Rod Laver Arena, Djokovic ha vinto tutte le nove finali disputate. Nessuno ha conquistato più titoli nella storia del torneo del serbo, uno dei quattro giocatori con almeno due successi all’attivo in singolare in ciascuno dei quattro Slam in calendario. In attesa dell’inizio della sua campagna a Melbourne Park, dove ha conquistato complessivamente 82 successi in 90 partite, riviviamo i nove successi Down Under del serbo.
Proprio a Melbourne Park l’allora ventenne Djokovic diventò nel 2008 il primo campione Slam serbo. In quell’occasione riuscì a battere in tre set in semifinale Roger Federer, allora numero 1 del mondo e bi-campione in carica, e in finale Jo-Wilfried Tsonga. Nole tornerà ad alzare la Norman Brookes Challenge Cup tre anni dopo, nel 2011, lanciando una delle sue stagioni più dominanti di sempre, iniziata con una striscia di 41 vittorie nelle prime 41 partite giocate. A Melbourne perse solo un set e completò la marcia trionfale battendo ancora Federer in semifinale e lasciando in finale appena nove game a Andy Murray.
Un anno dopo, per la prima volta in carriera, Djokovic riesce a confermarsi campione in uno Slam. L’impresa è memorabile. Nole sfianca Andy Murray dopo cinque set in semifinale e doma Nadal al termine della finale più lunga di sempre in un major, durata cinque ore e 53 minuti. Diventa così il quinto giocatore dopo Rod Laver, Pete Sampras, Federer e Nadal a vincere tre Slam di fila nell’era Open.
Nel 2013 diventerà anche il primo, sempre nell’era Open, a vincere tre Australian Open di fila. In questo caso la prova più difficile l’ha superata negli ottavi, battendo 12-10 al quinto set Stan Wawrinka. In finale supera di nuovo Andy Murray ed eguaglia i sei major di Boris Becker e Stefan Edberg. Sconfitto da Stan Wawrinka nei quarti nell’edizione 2014, Djokovic si vendica nel 2015 e poi conquista la Norman Brookes Challenge Cup sempre in finale su Murray. E’ il suo primo Slam da papà: tre mesi prima, infatti, sua moglie Jelena ha partorito il loro primogenito, Stefan.
Tra Wimbledon 2015 e il Roland Garros 2016, Djokovic completa poi il “Nole Slam”: ovvero vince i quattro major uno dopo l’altro, anche se non nel corso di una stessa stagione. Nel cammino verso il titolo all’Australian Open 2016, mostra una superiorità netta anche in semifinale su Roger Federer e in finale sul solito Murray, piegato in tre set. Raggiunge così Roy Emerson, leggenda del tennis australiano che vinse sei volte lo Slam di casa. “Ma non voglio pensare di essere invincibile, perché sarei troppo arrogante” commenta.
Dopo oltre un anno di dubbi, nel 2018 Djokovic si opera al gomito. Rientra e chiude la stagione, iniziata fuori dai Top 20, da numero 1 del mondo. Nel 2019, a 31 anni, domina il 53mo scontro diretto con Nadal nella finale dell’Australian Open. Conquista così il suo quindicesimo Slam, uno in più del suo idolo Pete Sampras. Un anno dopo, nel 2020, Djokovic si conferma campione per l’ottava volta a Melbourne. Il percorso inizia con un successo sul tedesco Jan-Lennard Struff, il numero 900 della sua carriera. Djokovic batte poi, senza perdere set, Milos Raonic e Federer. In finale Dominic Thiem lo costringe al quinto set, ma non riesce a conquistare il suo primo major in carriera. Ci riuscirà solo allo US Open.
Nella sua ultima partecipazione all’Australian Open prima di questa edizione, nel 2021, Djokovic ha superato non pochi ostacoli. Frenato da un infortunio agli addominali sofferto al terzo turno contro Taylor Fritz, cede cinque set nei primi cinque incontri. Ma dopo aver battuto Milos Raonic e Alexander Zverev, accelera. Piega in semifinale la sorpresa del torneo, il russo Aslan Karatsev, e in finale interrompe la serie di 20 vittorie consecutive di Daniil Medvedev. Proprio l’uomo che allo Us Open spegnerà il suo sogno di completare il Grande Slam, e che nel 2022 gli toglierà lo scettro di numero 1 del mondo.