TEHERAN, 12 OTT – “Sosteniamo qualsiasi decisione del governo libanese, della nazione e dei gruppi di resistenza sul cessate il fuoco”. Lo ha detto oggi in conferenza stampa a Beirut il presidente del Parlamento iraniano Mohammad Bagher Ghalibaf, annunciando che “l’Iran è pronto inviare aiuti umanitari in Libano attraverso un corridoio aereo, sotto la supervisione del governo libanese”. Ghalibaf, arrivato questa mattina a Beirut, ha già avuto incontri con il primo ministro libanese Najib Mikati e il presidente del Parlamento Nabih Berri. Poi ha visitato i luoghi teatro degli attacchi condotti dallo Stato ebraico nel centro della capitale nelle ultime settimane e ha parlato di “crimini” perpetrati da Israele. Infine ha puntato il dito contro “le organizzazioni internazionali e il Consiglio di Sicurezza dell’Onu”, che “restano sfortunatamente in silenzio”, sebbene abbiano la capacità di fermare Israele. Una fonte vicina a Hezbollah ha riferito che gli attacchi di giovedì sera nel quartiere densamente popolato di Basta e nel vicino distretto di Nweiri avevano preso di mira il capo della sicurezza del gruppo libanese sostenuto dall’Iran, Wafiq Safa. Sebbene né l’esercito israeliano né Hezbollah abbiano confermato che Safa fosse l’obiettivo o commentato che fine abbia fatto, il ministero della Sanità libanese ha però affermato che gli attacchi hanno ucciso almeno 22 persone, il numero più alto registrato nella capitale dall’inizio dell’escalation.