L’azienda, attiva nel distretto della Valpolicella (Verona), ha limitato gli aumenti di tariffe continuando ad erogare il servizio
La crisi energetica e le difficoltà negli approvvigionamenti provocate dallo scoppio della guerra in Ucraina hanno messo in difficoltà le imprese di tantissimi settori, scatenando in molti casi effetti a catena che hanno coinvolto intere filiere. Anche nei comparti in cui le commesse non sono diminuite, infatti, si è dovuto fare i conti con l’aumento generalizzato dei costi, che ha prodotto i suoi effetti su diversi fronti. Nel caso della logistica relativa al settore lapideo (quindi a stoccaggio, movimentazione e trasporto di marmi e ceramiche), che in Italia ha il proprio distretto di riferimento in Valpolicella, in provincia di Verona, per esempio, si è dovuto fare i conti non solo con l’aumento del costo del carburante e dell’energia, ma anche con la difficoltà a reperire i materiali utilizzati per gli imballaggi.
“Abbiamo cercato di contenere il più possibile gli aumenti per non mettere in difficoltà i clienti, anche se le nostre spese sono salite di molto” aggiunge l’imprenditrice, consapevole del ruolo centrale della logistica all’interno della filiera. E la strategia sembra aver pagato: “Nell’ultimo anno gli ordini non sono diminuiti, anzi abbiamo registrato un aumento. Segno che la richiesta delle pietre italiane non ha subito contrazioni e che i partner hanno apprezzato la nostra scelta di mantenere il più stabili possibile i costi continuando a mettere a disposizione tutta l’esperienza accumulata in anni di lavoro in questo settore”.