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Sclerosi multipla, molecola in compresse migliora qualità vita pazienti
Amsterdam, 26 ott. (Adnkronos Salute) – Stanno rivoluzionando il trattamento della sclerosi multipla i nuovi farmaci che non si devono più assumere in ospedale, con lunghe flebo sostitute da compresse, e che vanno presi solo per qualche settimana, con un’efficacia che dura per anni. È il caso di una molecola relativamente nuova, Cladribina compresse: nuovi dati a due anni di follow-up mostrano come abbia migliorato la qualità della vita nei pazienti con Rms altamente attiva. Uno studio di follow-up a due anni, inoltre, ha dimostrato come l’azione sulla riduzione delle lesioni alla Risonanza magnetica con cladribina compresse sia stata mantenuta dal secondo mese di trattamento fino a due anni. Questi i risultati presentati dall’azienda farmaceutica Merck al 38esimo congresso dell’Ectrims, il più importante evento scientifico dedicato alla ricerca sulla sclerosi multipla, in corso ad Amsterdam. Nell’analisi finale dello studio di fase IV ‘Clarify-Ms’, spiega l’azienda, sono stati osservati miglioramenti statisticamente significativi della salute fisica e mentale, misurati dal questionario Multiple Sclerosis Quality of Life-54. Al congresso, Merck presenta anche i nuovi dati di risonanza magnetica di uno studio di fase IV, ‘Magnify-Ms’, che ha dimostrato un inizio d’azione del farmaco dal secondo mese di trattamento, con una riduzione sostenuta del numero di lesioni alla risonanza magnetica fino a due anni nelle persone con Sclerosi multipla recidivante altamente attiva trattate con cladribina compresse. La percentuale di pazienti privi di lesioni è aumentata dal 47% all’86,2% alla fine dello studio (18-24 mesi). Nel corso dei due anni, il profilo di beneficio/rischio di cladribina compresse è rimasto invariato e in linea con quanto osservato durante la sperimentazione clinica. In totale sono 39 gli studi che Merck presenta all’Ectrims.