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Sanità, Chirurghi: “Covid ha spaccato l’Italia, ora riforma Ssn”
Riva del Garda, 18 set. Sono circa 1800 i chirurghi ospedalieri arrivati a Riva del Garda da tutta Italia per confrontarsi nelle 63 sessioni scientifiche in programma. Il Centro Congressi del comune in provincia di Trento ospita, infatti, il 40° Congresso Nazionale dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi). Il titolo di questa edizione è “Orgogliosi di essere chirurghi, verso la migliore performance”. “Quello che inizia oggi non solo vuole essere un appuntamento al servizio degli oltre 7000 chirurghi ospedalieri italiani, ma anche un momento utile per le Istituzioni e la politica”, ha detto in apertura dei lavori Marco Scatizzi, presidente Acoi. “La nostra società scientifica – continua Scatizzi – in questi ultimi due anni ha fatto uno sforzo straordinario per sostenere il lavoro dei chirurghi in tutta Italia, aiutare i giovani specializzandi, stare dalla parte dei pazienti, essere da supporto alle Istituzioni regionali e nazionali, dialogare con gli organi di informazione per far conoscere lo stato di salute della nostra professione e dei nostri ospedali. Un lavoro ininterrotto che ha evidenziato quanto gli effetti della pandemia si siano abbattuti, ancora in modo più evidente, sul divario già presente tra il nord ed il sud del Paese. Per questo da Riva del Garda vogliamo lanciare un messaggio a quest’ultimo scampolo di campagna elettorale, al prossimo governo e a tutte le istituzioni: la politica metta il turbo per recuperare il divario che serpeggia prepotentemente nel Paese e scommettiamo, con forza, in una nuova riforma del Servizio Sanitario Nazionale”.