Roma, 2 dic. “Nei prossimi mesi e nei prossimi anni si confronteranno due idee d’Italia: una che va avanti e una che va indietro. L’Italia del no è quella che ha bloccato per tanti anni i lavori per il Passante di Firenze. Cambiano la maglietta, da ‘No Tav’ o ‘No Mose’ diventano ‘No Ponte’, ma il criterio è lo stesso: fermare lo sviluppo del Paese. Io ho un’impronta culturale, politica e professionale diversa, ovviamente coinvolgendo gli enti locali. Sono sicuro che Aspi riuscirà a fare anche di più rispetto a quello che ha fatto finora per accompagnare questo fine 2023 e il 2024 con la piena soddisfazione delle comunità locali. Qui ci eravamo lasciati con l’impegno di ritrovarci a dicembre con una fase di avanzamento dei lavori che avete assolutamente mantenuto. E la stessa attenzione che stiamo dando sulla Firenze Sud e la Firenze Nord c’è sulla Grosseto-Fano”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini in visita sul cantiere della A1 tra Firenze e Incisa.
“L’Italia nei prossimi anni ha un’occasione unica di recupero di un ritardo infrastrutturale che per alcuni decenni ha segnato la politica e l’amministrazione”, prosegue Salvini. “E non parlo di partiti, perché la collaborazione con la Regione Toscana è assolutamente positiva dal punto di vista infrastrutturale. In questi mesi, poi, sono particolarmente soddisfatto che il pubblico e il privato abbiano ripreso a correre. Non vedo l’ora di esserci, a gennaio o febbraio, sui lavori della Firenze Mare, perché anche quello uno snodo fondamentale”. Per troppi anni, aggiunge il ministro, “si è incagliata la progettazione della Tirennica. L’unica costa non infrastrutturata con una rete autostradale è quella tirrenica. Ma vedremo di superare i professionisti del ‘no’ anche lungo quest’asse”.
“Anche perché 1 miliardo di lavori pubblici creano tra 15 e i 20mila posti di lavoro”, sottolinea Salvini. “Quindi lascio ad altri la ‘bastian contrarietà’ per professione”.