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Salario minimo: Sereni (Pd), ‘destra in imbarazzo, per pdl rigettata mobilitazione’

Di Redazione |

Roma, 19 lug. “Nella proposta si dice chiaramente che in un determinato settore deve valere il contratto nazionale sottoscritto dalle organizzazioni più rappresentative di quel comparto, non scavalchiamo la contrattazione e vogliamo che il salario minimo sia corrispondente a quello negoziato dalle parti sociali”. Lo ha detto a Radio Immagina, la web radio dem, Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito democratico. “Ma noi sappiamo che ci sono i contratti-pirata che sono tantissimi, sottoscritti da sindacati pochissimo rappresentativi, che consentono di pagare le persone 3-4 euro l’ora – ha proseguito l’ex sottosegretaria -. Noi non possiamo accettarli, dove non c’è una contrattazione nazionale adeguata deve entrare in vigore un salario minimo di 9 euro e deve essere considerata illegale qualsiasi remunerazione al di sotto di questa cifra. All’obiezione che non ci sarebbe la copertura, ricordo che nella proposta si prevede un fondo nella legge di bilancio per accompagnare imprese e sindacati ad adeguare i salari”.

“La destra è evidentemente un po’ in imbarazzo, non ha voglia di fare un confronto di merito con l’opposizione, una cosa molto grave anche dal punto di vista istituzionale, stiamo ponendo una questione che riguarda oltre 3 milioni e mezzo di persone, tra cui molti giovani. Non hanno voluto discutere nel merito e con un unico emendamento vogliono cancellare tutta la legge. Ci batteremo perché questo non avvenga in Parlamento e se la nostra sarà del tutto rigettata penso che, insieme alle altre opposizioni, promuoveremo una mobilitazione in tutto il Paese”, ha concluso Sereni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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