Roma, 14 dic. “Di fronte ai numeri del rapporto Inapp, il governo di Giorgia Meloni e la maggioranza che lo sostiene dovrebbero chiedere scusa per aver affossato la pdl sul salario minimo legale a prima firma del presidente Giuseppe Conte, malamente sostituita con un’inutile legge delega, e fare subito marcia indietro”. Così la deputata e vicepresidente del M5S, Chiara Appendino.
“Negli ultimi trent’anni, a fronte di una crescita dei salari reali del 32,5% nella media dei Paesi dell’Ocse, in Italia gli stessi salari reali hanno fatto registrare un misero +1%. Ciò dimostra che la contrattazione collettiva, che pure in Italia ‘copre’ la stragrande maggioranza dei lavoratori, da sola non è stata e non è sufficiente a garantire loro salari dignitosi. Introdurre una soglia minima di 9 euro l’ora sotto cui nessun contratto può scendere non è un capriccio del M5S, ma una non più rinviabile necessità per 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori. Meloni & Co. mettano definitivamente da parte l’ideologia e i favori agli amici e facciano finalmente qualcosa per gli italiani”.