ROMA, 10 OTT – “Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta dall’autorità egiziana in merito ai quattro imputati. L’ultima sollecitazione in ordine di tempo risale al 6 ottobre. Gli egiziani non hanno risposto neanche alla richiesta di incontro che la ministra Marta Cartabia aveva chiesto nel gennaio scorso”. Lo ha detto il capo dipartimento per gli Affari Giustizia, presso il ministero di via Arenula, Nicola Russo, nel corso dell’udienza davanti al gup di Roma per l’omicidio di Giulio Regeni che vede imputati appartenenti ai servizi segreti del Cairo. Il gup ha aggiornato il procedimento, che resta sospeso, al prossimo 13 febbraio. “Se ce n’era bisogno – hanno detto i genitori di Giulio Regeni, Claudio e Paola, al termine dell’udienza – è emersa ancora una volta e con ulteriore chiarezza che le autorità egiziane non hanno, né hanno mai avuto, nessuna intenzione di collaborare e si fanno beffe del nostro sistema di diritto”. “Oggi è emerso anche che la richiesta – hanno aggiunto i genitori – del gennaio 2022 della ministra della Giustizia, Cartabia, di incontrare l’omologo egiziano non ha mai avuto alcun riscontro, e questo rifiuto non ha precedenti. Auspichiamo in una adeguata reazione di dignità del nostro governo”.