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Qs, atenei italiani migliorano performance occupabilità laureati

Bene Politecnico Milano, Sapienza di Roma, Università di Bologna

Di Redazione |

ROMA, 05 GIU – Il Politecnico di Milano si conferma come la prima università italiana e raggiunge il suo miglior risultato fino ad oggi, salendo di dodici posizioni per occupare il 111º posto in classifica. La Sapienza – Università di Roma sale di due posizioni per occupare il 132º posto (il suo secondo miglior risultato assoluto, dopo il 125º posto nel 2006), seguita dall’Università di Bologna che sale di ventuno posizioni al 133º posto, ottenendo anch’essa il suo miglior risultato nella storia della classifica. Queste sono le uniche università italiane tra le prime 150 al mondo. Delle 42 università italiane classificate, quindici salgono in classifica, nove mantengono la stessa posizione dell’anno scorso, e le restanti diciotto perdono posizioni in questa edizione. E’ quanto emerge dall’indagine di QS Quacquarelli Symonds, esperti della formazione universitaria globale, che ha pubblicato la ventunesima edizione del QS World University Rankings focalizzato su occupabilità e sostenibilità. L’Università Vita-Salute San Raffaele ha conseguito il più grande avanzamento in classifica in Italia e il secondo a livello mondiale, grazie all’impatto della sua ricerca scientifica. Ora si posiziona tra le prime 400 università nel mondo. Anche l’Università di Roma Tor Vergata ha registrato un progresso significativo, salendo di quasi 100 posti. Ha mostrato un miglioramento notevole in quattro dei nove indicatori utilizzati da QS, in particolare per quanto riguarda l’occupabilità dei suoi laureati, la stima dei datori di lavoro e l’influenza delle citazioni e della ricerca scientifica prodotta. Questo progresso l’ha portata tra le prime 400 università. L’Università Cattolica del Sacro Cuore è salita di 63 posti ed è ora tra le prime 450 università al mondo. Questo miglioramento è dovuto alla considerazione dei datori di lavoro, alla qualità della ricerca prodotta e alla rete di collaborazioni scientifiche internazionali. L’Università di Pavia mostra una crescita grazie alla reputazione che gode tra i datori di lavoro e all’impatto della ricerca che produce. Alma Mater Studiorum – Università di Bologna sale al 133º posto, il più alto che abbia raggiunto in questa classifica. Il Politecnico di Torino continua a crescere e si colloca ora tra le migliori 250 università al mondo. Mentre il Politecnico di Milano inizia a intravedere la possibilità di raggiungere l’obiettivo di entrare tra le prime cento al mondo.

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