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Odontoiatria: quale ruolo gioca oggi l’intelligenza artificiale?
(Foligno, 22/9/22) – Foligno, settembre 2022 – L’evoluzione tecnologica sta giocando un ruolo importante nel campo odontoiatrico, soprattutto per quanto riguarda le nuove opportunità offerte dall’intelligenza artificiale. L’IA, infatti, è in grado di aiutare i dentisti a migliorare l’attività diagnostica, con un contributo considerevole nello sviluppo di una medicina di precisione.
Allo stesso tempo, attraverso soluzioni di IA e sistemi di machine learning è possibile mettere a punto modelli predittivi personalizzati, per identificare i pazienti più a rischio di malattie dentali. Le applicazioni sono rivolte anche alla creazione di protesi e supporti dentali più accurati, ad esempio ottimizzando le guide stampate in 3D.
Quali sono le applicazioni dell’intelligenza artificiale in ambito odontoiatrico disponibili oggi?
Innanzitutto, bisogna specificare che l’intelligenza artificiale simula l’intelligenza umana, quindi il professionista è sempre il punto di riferimento nel trattamento delle patologie dentali e nell’attività diagnostica. D’altronde, si tratta di software e hardware che replicano il modo pensare degli essere umani, ovviamente con una capacità di calcolo elevata grazie alla potenza dei moderni elaboratori elettronici.
L’applicazione principale nel campo dentale, ma anche in ambito medico in generale, interessa i processi diagnostici. In particolare, i sistemi di IA progettati per questo scopo sono in grado di attingere a database con migliaia di esami clinici strumentali, segnalando in pochi istanti al Dentista le aree su cui focalizzare l’attività diagnostica.
Inoltre, l’intelligenza artificiale può servire per predire la possibile insorgenza di patologie specifiche, oppure simulare l’evoluzione di una malattia e perfino essere di aiuto nella progettazione di supporti anatomici per migliorare le terapie.
Sono strumenti decisamente efficaci e utili per i Dentisti, che possono offrire un servizio migliore ai propri pazienti e concentrarsi sulle attività che non possono essere delegate a un sistema artificiale.
L’attività diagnostica può essere affidata completamente alle tecnologie di IA o il ruolo del dentista rimane fondamentale?
L’intelligenza artificiale è uno strumento a disposizione del Professionista, ma non può sostituirne del tutto la presenza. In ambito diagnostico, l’utilità di questi sistemi è la possibilità di analizzare migliaia di radiografie in pochi minuti, in questo modo il dentista non deve perdere tempo a valutare tutte le possibili casistiche, ma può concentrarsi sui riscontri individuati dall’IA e direzionare subito l’attività diagnostica in modo accurato.
Senz’altro si tratta di un vantaggio per il Professionista e il paziente, tuttavia sia la diagnosi che lo sviluppo della terapia non possono prescindere dalla presenza dello specialista. Il risultato di questa sinergia è quella che viene chiamata diagnostica di precisione, la cui applicazione spazia in molti campi della medicina.
Se oggi la figura dello specialista rimane centrale, in futuro invece l’intelligenza artificiale potrebbe sostituire il dentista?
Anche in futuro difficilmente l’intelligenza artificiale potrà sostituire il Dentista, uno scenario decisamente poco realistico nonostante possa sembrare affascinante. Tuttavia, è indiscutibile l’importanza dell’ausilio dell’IA nella diagnostica, ad esempio con la realizzazione di report con immagini panoramiche o Cone Beam/Tc.
L’intelligenza artificiale aiuta anche a realizzare modelli 3D, segmentazioni automatiche e guide stampate per migliorare le pianificazioni endodontiche e chirurgiche. Dopodiché, i professionisti possono anche condividere informazioni, strumenti e file con altri specialisti situati in qualsiasi parte del mondo, in questo modo il paziente può ricevere sempre il miglior servizio possibile in termini di diagnostica e trattamento del problema dentale.
Gli algoritmi di IA stanno influenzando la medicina in modo determinante, specialmente nel campo dell’analisi delle immagini, nel miglioramento dei processi decisionali e nel riconoscimento dei modelli. Ad ogni modo i limiti dell’IA rimangono tangibili, sia a livello pratico che etico e normativo, perciò più che parlare di sostituzione del dentista con l’intelligenza artificiale possiamo riconoscere il valore aggiunto delle nuove generazioni di Dentisti in grado di usare correttamente l’IA.
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