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Nigeria: 14mila nigeriani portano Shell in tribunale per inquinamento ‘devastante’
Lagos, 2 feb. Quasi 14.000 persone di due comunità nigeriane stanno chiedendo giustizia presso l’Alta corte di Londra contro l’azienda petrolifera Shell, sostenendo che è responsabile del “devastante inquinamento” delle loro fonti d’acqua e della distruzione del loro stile di vita. Gli abitanti di Ogale, nella zona del delta del Niger, hanno presentato le loro richieste la scorsa settimana, unendosi a più di 2.000 persone dell’area di Bille, una comunità in gran parte di pescatori. In totale, 13.652 reclami da privati, chiese e scuole, chiedono al gigante petrolifero di ripulire l’ambiente dall’inquinamento che, secondo loro, ha devastato le loro comunità. Chiedono anche un risarcimento per la conseguente perdita dei loro mezzi di sussistenza. La loro capacità di coltivare e pescare, affermano, è stata distrutta dalle continue fuoriuscite di petrolio dovute all’attività della Shell.
Shell, che ha dichiarato profitti per oltre 30 miliardi di dollari per i primi tre trimestri del 2022, sostiene che le comunità non hanno alcun diritto legale per costringerla a ripulire l’ambiente. Shell sostiene inoltre che alle persone è vietato chiedere un risarcimento per sversamenti avvenuti cinque anni prima della presentazione delle loro richieste. La società afferma di non avere alcuna responsabilità per il travaso clandestino di petrolio dai suoi oleodotti da parte di bande organizzate, che a suo dire causa molte delle fuoriuscite.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA