Motomondiale: Marquez, ‘sto meglio e sono ottimista, sarò al box della Honda in Austria’

Di Redazione / 09 Agosto 2022

Roma, 9 ago. – Marc Marquez sarà presente ai box in Austria, in occasione del Gran Premio di domenica 21 agosto sul circuito Red Bull Ring, per stare insieme al team della Honda e per seguire lo sviluppo della moto. La conferma ad alcune voci circolate nell’ultimo periodo arriva con un comunicato ufficiale della Honda, che ha anche fatto il punto sulle condizioni del pilota spagnolo, a dieci settimane dal quarto intervento chirurgico all’omero.

Una presenza, quella dell’otto volte campione del mondo (sei in MotoGP) che servirà a dare supporto morale e tecnico al team, ma anche a seguire da vicino lo sviluppo della Honda della prossima stagione. “Passo dopo passo mi sento meglio e l’osso sta guarendo in modo positivo, che è la migliore notizia di tutte – le parole di Marquez riportate nel comunicato Honda- Siamo ancora in modalità riabilitativa. Sto lavorando molto duramente sul lato cardio per cercare di essere pronto. A fine agosto ho un altro controllo medico, da lì possiamo fare un altro passo con la riabilitazione e iniziare davvero a spingere e costruire muscoli. Alcuni giorni sono migliori di altri, ma tutto questo fa parte del viaggio. Sono ottimista, ma non voglio dire troppo sui tempi finché non avremo questo controllo: non è il momento di spingere troppo. Ho aspettato a lungo questo tipo di sentimenti”.

“La Honda è in un momento critico -ha proseguito lo spagnolo parlando della stagione difficile del suo team- Sto parlando molto con la mia squadra e sto cercando di capire la moto 2022, la situazione e cosa sta succedendo. Questo è il motivo per cui andrò in Austria, per parlare con tutti e per incontrare lo staff HRC dal Giappone per lavorare per il futuro. Lavoriamo tutti insieme, vinciamo insieme, perdiamo insieme e torneremo insieme. Parlo molto anche con Stefan Bradl, noi e Santi stiamo lavorando insieme e testando le cose, entrambi sappiamo come guido. Ho detto al Mugello che sarò a casa, ma voglio restare connesso. Con l’operazione precedente mi sono disconnesso troppo e voglio essere coinvolto in modo che quando tornerò avrò tutto fresco”.

“È stata una lotta, non sono due giorni o due mesi che sto lottando, sono due anni – ha continuato lo spagnolo – Ho vinto alcune gare l’anno scorso come questa, ma stavo lottando molto. A Jerez ho capito che qualcosa doveva cambiare. È stata dura ed è dura ora mentalmente, non perché non stia correndo, ma perché hai sempre questo dubbio sul braccio. Non posso fare un’altra operazione. Sono convinto che questo sarà buono, ma questi pensieri sono sempre lì nella parte posteriore della tua mente”.

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