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Migranti: Fratoianni, ‘interrogazione su don Ferrari, Nordio spieghi in aula’

Di Redazione |

Roma, 15 dic. “Un giovane sacerdote italiano, impegnato nel sociale e cappellano di Mediterranea, viene minacciato via social da personaggi oscuri della Libia delle milizie e delle organizzazioni criminali. E cosa fa la procura di Modena? Ritiene irrilevanti le minacce, chiede di archiviare il tutto, ma non si ferma qui e avanza una bizzarra e per quanto ci riguarda un’inaccettabile tesi: è evidente che ci possano essere reazioni se un sacerdote esercita il proprio magistero non in modo tradizionale, riservato e silenzioso”. Così il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, dopo le notizie sulla richiesta di archiviazione della vicenda delle minacce verso don Mattia Ferrari da parte di ‘strani ambienti libici‘ pubblicate dal quotidiano della Cei.

“Insomma per qualche giudice di Modena – prosegue il leader di SI – un prete deve stare in sacrestia, al massimo qualche preghiera, fare messa o poco più. Se invece si espone, magari a difesa dei più deboli, è naturale che ci siano reazioni contrarie nei suoi confronti. Da una parte trovo superficiale che si liquidi così una vicenda di intimidazioni che provengono da un mondo opaco e spero che il Gip permetta indagini approfondite”.

“Dall’altra parte mi auguro che ci sia un chiarimento netto su queste tesi, per questo – conclude Fratoianni – presenteremo un’interrogazione parlamentare al ministro Nordio per un intervento di Via Arenula. Davvero siamo ben oltre ogni immaginazione”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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