Roma, 15 set. “Oggi il direttore di Caritas Italiana lancia un appello importante su Sir a cui la politica non può sottrarsi. Il dato oggettivo è che il numero di donne, uomini, bambini che stanno arrivando nel nostro Paese sta aumentando drammaticamente (sono più che raddoppiati ad esempio gli sbarchi rispetto allo scorso anno) e che le condizioni per accoglierli stanno dimostrando di non essere adeguate. I sindaci e le realtà del terzo settore sono in prima linea, ma sono sempre più lasciati soli, con il rischio di scaricare sulle comunità locali (e i cittadini) la gestione di un fenomeno così impattante senza che abbiano strumenti per farlo”. Lo scrive su X Elena Bonetti, deputata di Azione.
“Al governo prima di tutto, ma anche alle opposizioni – spiega -, spetta adesso uno slancio di responsabilità. È una sfida storica, strutturale che chiede intelligenza e capacità di governo per essere affrontata, non ideologia e populismo. Ridisegniamo il sistema di accoglienza valorizzando e sostenendo la rete territoriale e sociale. Coinvolgiamo le imprese per percorsi di formazione e integrazione nel mondo del lavoro (le imprese continuano a richiamare questa come una leva di sviluppo anche in relazione alla transizione demografica che interessa il nostro Paese). Rivediamo la normativa che regola il flusso migratorio modificando adeguatamente la Bossi-Fini. E finalmente sediamoci ai tavoli europei ripartendo da quell’accordo ottenuto sotto la presidenza francese di Macron dell’Unione europea a cui avevamo lavorato con Draghi per cambiare le regole e la visione comune”.
“L’Europa intera deve assumere consapevolezza che le sfide che ha davanti come unione non possono prescindere dal definire una strategia comune rispetto al flusso migratorio, che interessa l’Unione nella sua interezza e non solo i Paesi più esposti come l’Italia. È certamente una sfida che riguarda anche la nostra democrazia, perché una democrazia che non si basi sulla solidarietà e il rispetto dei diritti universali non è all’altezza di se stessa, ma anche lo sviluppo economico e sociale che dobbiamo far ripartire con slancio. Comune è la sfida, comune deve essere il cammino per affrontarla”, conclude Bonetti.