Notizie Locali


SEZIONI
Catania 19°

Ultimi aggiornamenti

Migranti: Amnesty accusa Spagna e Marocco per la morte di 37 persone

Di Redazione |

Madrid, 13 dic. (Adnkronos/Dpa) – Amnesty International ha accusato la Spagna e il Marocco di essere corresponsabili della morte di almeno 37 migranti al confine della città spagnola di Melilla, nell’Africa settentrionale. Il 24 giugno, diverse centinaia di migranti, principalmente sudanesi, avevano cercato di attraversare il confine tra il Marocco e Melilla per entrare nell’Unione Europea, ma le forze di sicurezza marocchine avevano brutalmente represso il tentativo. Spagna e Marocco hanno negato ogni responsabilità per le morti che, secondo i dati ufficiali, riguarderebbero almeno 23 persone, mentre centinaia sono rimaste ferite e 77 dichiarate disperse da gruppi per i diritti umani.

Dopo gli incidenti, il governo marocchino ha incolpato gli stessi migranti, accusandoli di “gravi violenze” contro le forze di sicurezza. A luglio, il Consiglio nazionale per i diritti umani del Marocco ha affermato che i migranti avevano usato “estrema violenza” nel tentativo di arrivare a Melilla. Circa 2.000 persone avrebbero preso d’assalto il valico di frontiera, armate di pietre, bastoni e oggetti appuntiti. In un caso, ha riferito il Consiglio, i migranti hanno preso una guardia di sicurezza come “ostaggio”. Il ministero dell’Interno spagnolo ha negato fermamente le accuse, definendole “assolutamente false”,aggiungendo che 11 migranti avevano ricevuto cure mediche.

Il direttore della filiale spagnola di Amnesty, Esteban Beltran, ha dichiarato che entrambi i paesi sono colpevoli di “crimini contro l’umanità”. I funzionari spagnoli non hanno aiutato i feriti, ma li hanno respinti con la forza in Marocco, ha aggiunto. In conferenza stampa, oggi la segretaria generale di Amnesty, Agnès Callamard, ha parlato di uccisioni di massa, sparizioni forzate, torture, rimpatri forzati e razzismo. Il vicedirettore di Amnesty per il Medio Oriente, Amna Guellali, ha chiesto un’indagine indipendente.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: