Milano, 3 feb. I tavoli regionali del 14 dicembre e del 26 gennaio avevano allertato tutti gli utilizzatori delle risorse idriche: la situazione di quest’anno è uguale, se non peggiore, alla situazione dello scorso anno. I dati raccolti da Arpa Lombardia aggiornati al 2 febbraio sono impietosi, a livello regionale manca il 44% dell’acqua che normalmente è disponibile in questo periodo (neve più invasi idroelettrici più laghi regolati). Le riserve idriche in Lombardia sono ancora ai minimi storici.
Per l’assessore di Regione Lombardia a Enti locali, Montagna, Piccoli Comuni e Risorse energetiche Massimo Sertori, non si può più aspettare: se manca l’acqua in Lombardia mancherà in tutto il distretto padano: “È necessario che tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella gestione dell’acqua si coordinino per trattenere tutta l’acqua possibile in vista della prossima stagione irrigua -spiega l’assessore-. Oggi ho chiesto ai gestori degli invasi idroelettrici operanti in Lombardia (A2a, Enel, Edison) e agli enti regolatori dei laghi (Maggiore, Como, Iseo, Idro e Garda) di adottare da subito ogni misura finalizzata all’accumulo di risorsa e alla massima riduzione delle erogazioni fatte salve le necessità ambientali e di funzionamento delle centrali termoelettriche situate lungo i fiumi emissari”.
Viene inoltre rimarcato come in questo frangente sia necessaria la collaborazione delle autorità nazionali che gestiscono il sistema elettrico (Terna, Gse, Arera) affinché non vi siano ostacoli normativi o regolatori per attuare questa misura di invaso coordinato. “Confido sul senso di responsabilità di tutti i soggetti pubblici e privati; in questo momento i soli interessi economici dei produttori elettrici devono stare in secondo piano. Bisogna salvare la prossima stagione irrigua”, conclude Sertori.