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Int, appendice a tariffario di riferimento specifica per nuovo istituto concordatario
Roma, 18 giu. (Adnkronos/Labitalia) – “Mentre si stanno delineando più concretamente i valori reddituali derivanti dall’applicazione del Concordato preventivo biennale, l’Istituto nazionale tributaristi (Int), con delibera del Consiglio nazionale, ha predisposto un’appendice al tariffario di riferimento specifica per il nuovo istituto concordatario. Predisposti, oltre alle tariffe applicabili ovviamente non obbligatorie come previsto dall’attuale normativa, anche […]
Roma, 18 giu. (Adnkronos/Labitalia) – “Mentre si stanno delineando più concretamente i valori reddituali derivanti dall’applicazione del Concordato preventivo biennale, l’Istituto nazionale tributaristi (Int), con delibera del Consiglio nazionale, ha predisposto un’appendice al tariffario di riferimento specifica per il nuovo istituto concordatario. Predisposti, oltre alle tariffe applicabili ovviamente non obbligatorie come previsto dall’attuale normativa, anche facsimili di dichiarazioni da far sottoscrivere ai contribuenti circa la volontà di valutare i risultati del concordato, l’indicazione del non superamento della soglia dei debiti tributari e contributivi che inibirebbero l’accesso al nuovo istituto, la volontà di aderire o meno al patto con il fisco. Le tariffe consigliate vanno da un minimo ad un massimo per i vari incarichi ricevuti compresa anche la sola valutazione di convenienza anche se poi il contribuente non aderisce al Concordato, ma con possibilità di applicazione di variabili soggettive e relative percentuali di integrazione”. E’ quanto si legge in una nota dell’Int. “Abbiamo ricevuto varie richieste di tali indicazioni dai nostri iscritti e abbiamo voluto offrire loro un supporto semplice ma esaustivo per valorizzare l’impegno che i professionisti dovranno affrontare” dichiara il presidente dell’Int, Riccardo Alemanno, che puntualizza: “Gli intermediari fiscali saranno chiamati a un impegnativo lavoro e il loro apporto sarà indispensabile per la valutazione e l’eventuale adesione al Concordato preventivo, pertanto abbiamo voluto salvaguardare il lavoro dei nostri tributaristi, tutti abilitati intermediari fiscali, non solo dal punto di vista economico, ma anche dalle eventuali responsabilità, l’assistito pertanto dovrà evidenziare la propria volontà in merito oltre ad accettare il valore del compenso spettante al professionista sottoscrivendo le apposite dichiarazioni che abbiamo predisposto”. Il numero uno dell’Int chiude con un’affermazione volta a evidenziare all’ Amministrazione finanziaria, e non solo, l’importanza di tutti gli intermediari fiscali abilitati: “Questo ennesimo impegno professionale che grava sugli intermediari fiscali, su tutti gli intermediari fiscali, è indicativo dell’indispensabile apporto che queste professionalità rappresentano per la gestione del rapporto fisco-contribuente”, conclude.